E’ Ormai Necessaria Una Riforma Tecnologica Della Scuola
GUBBIO. Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nel corsodella consegna delle borse di studio istituite dall’Associazione MaggioEugubino e dalla Societa’ Colacem ha dichiarato che e’ ormai necessaria unariforma tecnologica che prevede una trasformazione della scuola da auditorioa laboratorio. Lo stesso Ministro ha precisato che il fattore fondamentaleper lo sviluppo e la fabbrica dove si crea ricchezza sono la scuola, l’universita’, gli istituti di specializzazione.E’ indubbio, ormai, che oggi la nuova alfabetizzazione debba passareattraverso Internet e la formazione sulle nuove tecnologie debba cominciaredalla scuola. Gia’ qualche giorno fa lo stesso Stanca ha dichiarato che sesino a pochi decenni fa erano gli stabilimenti industriali ad essere lafonte principale di produzione della ricchezza, ora in una economia modernala scuola e le universita’ sono le “nuove fabbriche” di sapere. In unasocieta’ cosi’ caratterizzata, l’universita’ ha il compito decisivo diformare i giovani come persone libere e responsabili, come cittadinipartecipi della vita sociale, capaci di costruire un benessere realizzatocon giustizia e equita’.Il Ministro ha sempre creduto nelle universita’ come perno del sistemanazionale dell’innovazione ed in questo contesto la prima sfida che lestesse hanno dinnanzi riguarda la loro capacita’ di comprendere e reagire adun contesto sociale ed economico che si avverte, anche su scalainternazionale, essere in profondo cambiamento. Un cambiamento che non e’piu’ a carattere cumulativo, graduale, progressivo, ma discontinuo,improvviso, non lineare.La sola spesa informatica nell’istruzione nel 2003 e’ stata di circa 250milioni di euro (+10% sul 2002 e +30% sul 2001) per ammodernare lepostazioni nelle scuole e creare 8 mila aule multimediali; per laconnessione a larga banda, nell’84% delle scuole.Piu’ di 200 mila insegnanti si sono istruiti in informatica anche mediantel’e-learning; inoltre 900 mila insegnanti hanno la possibilita’ di dotarsidi pc portatili acquistati a condizioni di favore.Sempre sul fronte dell’e-learning nel 2003 con il decreto del 17 aprileStanca-Moratti sono state poste le regole di funzionamento delle universita’a distanza.Si tratta di un decreto che ha dato un colpo d’acceleratore decisivo alladiffusione di questa nuova modalita’ d’insegnamento in ambito universitario.Il decreto prevede criteri molto rigorosi per l’accreditamento e dispone lestesse regole vigenti per le universita’ tradizionali.Nelle universita’ a distanza, difatti, grazie a precise regole tecniche, cisono elevati standard qualitativi ed un tracciamento delle attivita’ svoltedello studente on-line, consentendo cosi’ un suo miglior rapporto con ildocente e con il tutor.Il tutto, ovviamente, avviene nel pieno rispetto di quelle che sono lecaratteristiche dell’e-learning da intendersi come qualsiasi formad’apprendimento che utilizzi una rete per la trasmissione, l’interazione, ol’agevolazione della didattica. D’altro canto esistono una serie di dati chedimostrano come l’e-learning, per le sue caratteristiche, puo’ invertire unoscenario in cui ben un quarto degli italiani che lavora ha la sola licenzaelementare; appena il 42% della popolazione tra i 25 ed i 64 anni ha undiploma di istruzione secondaria superiore (il 60% in Francia, l’84% inGermania, il 60,37% in Europa), mentre negli ultimi 40 anni, su 10 milionidi iscritti all’universita’, solo 3 milioni si sono laureati e una buonaparte di essi sono studenti lavoratori.
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