Home » Focus del mese

COMPUTER CRIMES: Aggiornare gli antivirus; Segno di patriottismo

26 Luglio 2002 Commenta

Negli Stati Uniti si sta predisponendo un nuovo piano per combattere gli attacchi informatici dei terroristi. Si chiede alla popolazione americana un atto di patriottismo: aggiornare l’antivirus del proprio computer! In tal modo si possono ottenere diversi benefici nella tutela della Nazione maggiormente soggetta a nuovi attacchi terroristici.

New York, USA – La paura di ulteriori attacchi terroristici non sembra diminuire, pur essendo trascorsi diversi mesi dai tragici eventi dell’undici settembre 2001. Gli Stati Uniti continuano a sentirsi in pericolo, pur avendo minacciato guerra contro gli attentatori, in qualunque zona del mondo essi si trovino.
Ma a fianco della strategia di attacco e di lotta contro questo male oscuro, gli Stati Uniti stanno predisponendo diversi piani difensivi per cercare di proteggersi in occasione di eventuali offensive. All’interno di questo progetto di sicurezza non possono non rientrare anche le tutele prettamente tecnologiche, di fronte a un terrorismo che sa come sfruttare i mass media per diffondere messaggi propagandistici e rivendicazioni.

Gli esperti americani di sicurezza, gia’ da diverso tempo infatti, hanno rilevato la possibilita’ di essere vittime di attacchi perpetrati via Internet. Le perplessita’ menzionate non sembrano affatto prive di fondatezza, in quanto numerose societa’ che si occupano di servizi di primaria necessita’ (quali, per esempio, la fornitura di acqua e di energia elettrica) utilizzano complesse reti di computer per il corretto funzionamento degli apparati tecnici da loro gestiti.
Un eventuale attacco mirato a “bucare” un sito Internet di queste societa’, per poi arrivare fino all’interno della rete aziendale, potrebbe creare immediatamente disservizi all’intera popolazione dalle conseguenze davvero serie e preoccupanti. Proprio a tal proposito, gli esperti di sicurezza adesso annunciano la predisposizione in breve tempo di un piano nazionale per la protezione del cyberspazio. La particolarita’ di questa recente iniziativa consiste nel coinvolgimento dei normali utenti americani della rete Internet.

Costoro, infatti, sono richiesti dagli organi governativi americani non solo di aggiornare frequentemente i propri programmi antivirus, ma anche di installare software ad hoc fornito dal Governo americano medesimo. Ciascun navigatore, dunque, pur non essendovi alcun obbligo legislativo, sara’ vivamente esortato a installare i menzionati programmi, che hanno lo scopo di predisporre difese informatiche contro alcuni ben conosciuti “buchi” in cui i crackers si infiltrano per violare il domicilio informatico di ognuno.

Il piano nazionale di difesa appena menzionato e’ stato battezzato dagli esperti “Gold Standard”, poiche’ consiste principalmente in uno standard informatico cui tutti i computer dei navigatori americani si dovranno adeguare.

L’obiettivo iniziale, comunque, e’ quello di diffondere questo standard principalmente a tutti i computer del Dipartimento della Difesa, per poi estenderne la diffusione anche a tutti gli utenti americani, in modo tale da rendenderli partecipi della tutela della propria Nazione.
Richard Clarke, portavoce del reparto di sicurezza informatica del Presidente degli USA, riferisce che il piano includera’ diverse raccomandazioni che avranno a oggetto principalmente cinque categorie: utenti casalinghi e di piccolo business; grandi societa’; specifici settori, quali quello bancario e governativo, per esempio; servizi di importanza nazionale; servizi Internet.

Il numero di queste raccomandazioni raggiunge fino ad ora le 77 unita’, ma potrebbero cambiare al momento dell’annuncio ufficiale del piano difensivo.
Sicuramente un piano difensivo del genere appare nuovo e originale in una Nazione che non conosce leggi specifiche per la sicurezza dei dati personali trattati con modalita’ elettroniche.
In Italia, con la piu’ volte citata legge 675/96, invece, si e’ posto l’obbligo di utilizzare misure di sicurezza che prevengano i rischi di accesso non autorizzato ai dati trattati. In pratica la legge menzionata obbliga l’utilizzo di software di sicurezza, come per esempio gli antivirus.


Chi non adempia a tale obbligo e’ punito con la reclusione fino a un anno (art. 36 l. 675/96).
Tali disposizioni, certamente di grande importanza, sono criticabili, pero’, sotto l’aspetto dell’aggiornamento delle misure di sicurezza.
Infatti, queste ultime andrebbero aggiornate frequentemente e non, come si evince dalle disposizioni legislative del d.lgs. n. 318/99 (il regolamento tecnico in cui sono precisate le misure di sicurezza da adottare conformemente alla l. 675/96), ogni sei mesi.

Sarebbe, dunque, necessaria una maggiore attenzione del Legislatore (non solo italiano), in modo tale da elevare il livello di tutela contro le condotte distruttive e invasive dei crackers.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>