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Sutti.com: nuovi Studi Legali nei paesi strategici del sud-est Europa

12 Luglio 2002 Commenta

Lo Studio Legale Sutti http://www.sutti.com ha aperto un proprio nuovo ufficio per Serbia e Montenegro. Alla cerimonia hanno partecipato le autorita’ italiane ed europee del posto, tra cui l’ambasciata italiana, l’ICE e il Consolato.

Belgrado – Gli accordi di fusione con i nuovi membri jugoslavi dello SLS – gia’ piu’ volte menzionati sulla stampa italiana ed internazionale, anche in relazione alla notevole copertura mediatica dell’intervento di Toma Fila come difensore di Milosevic (cfr. http://www.sutti.com/3c4.htm) – erano in realta’ operativi gia’ da gennaio, ma dato il gia’ deciso trasloco in nuova sede e’ stato deciso di annunciare ufficialmente l’inizio dell’attivita’ contemporaneamente all’inaugurazione dei nuovi locali, siti nel centro di Belgrado.

“Siamo particolarmente orgogliosi”, ha dichiarato Stefano Sutti, Managing Partner dello Studio Legale Sutti, “di dare il benvenuto nello Studio Legale Sutti ai membri dello studio associato piu’ antico e di maggiori dimensioni di tutta la ex Federazione Yugoslava, ed il solo che sia riuscito a mantenere in vita un’intensa attivita’ nel campo del diritto internazionale, della proprieta’ industriale e del commercio estero negli anni dell’embargo e della guerra. Per quanto a nostra conoscenza, questo ci rende anche il primo vero studio internazionale di tutto il paese, anticipato solo da alcune alleanze concluse da studi austriaci ed inglesi con realta’ professionali locali”.

L’evento e’ stato trasmesso in prima serata sabato 28 giugno sul primo canale jugoslavo, che ha ripreso l’intervista a Stefano Sutti da parte del guru della televisione di stato, Mira Adanja-Pol.

L’operazione in questione costituisce il secondo tassello del dichiarato progetto dello Studio Legale Sutti di stabilire uffici propri nei paesi strategici del sud-est Europa, che ha visto un anno fa lo sbarco a Sofia in Bulgaria, e che entro la fine del 2002 dovrebbe vedere un analogo annuncio per la Romania. Alla base di tale progetto sta il particolare e storico ruolo svolto dalle aziende italiane nella regione, che e’ destinato a svilupparsi ulteriormente con l’avvicinamento di tale area geografica alla Unione Europea.>>

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