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SPAMMING: Spammatori, attenti! Pagherete 500 dollari a messaggio

24 Settembre 2002 Commenta

Con un gruppo di tre disegni di legge, il Governatore della California Gray Davis ha creato una nuova arma contro chi fa spam. Ogni utente che ricevera’ dal 2003 messaggi non desiderati (via e-mail o via cellulare o via pager) avra’ il diritto di far causa al mittente per la non irrisoria somma di 500 dollari a messaggio.


CALIFORNIA – Sono sempre all’ordine del giorno le notizie su come gli spammatori riescono a farci pervenire i messaggi pubblicitari piu’ disparati. La reazione comune di fronte a queste continue aggressioni alla nostra privacy: vorremmo combattere con strumenti adeguati ogni singolo soggetto che fa spam. Purtroppo, da un lato, la mancanza di tempo, dall’altro (soprattutto) la scarsa disponibilita’ di mezzi difensivi, ci fanno desistere.
Adesso, pero’, una buona notizia giunge dalla California, dove sono stati presentati tre disegni di legge che agiranno da deterrente contro l’attivita’ degli spammatori. Il Governatore californiano Gray Davis ha sottoscritto quella che viene definita la legislazione del “Lasciateci stare” (“Leave Us Alone” consumer protection legislation).
Questi nuovi disegni di legge sono diretti a mettere un freno alla floridissima industria dello spam, nel cui interno si annoverano l’onnipresente settore dei messaggi pornografici e quello dei prestiti economici. Le nuove regolamentazioni in esame prevedono che ciascun utente vittima di messaggi non sollecitati avra’ il diritto di chiedere al mittente fino a 500 dollari per messaggio.
L’ambito di applicazione di questo nuovo schema legislativo sara’ davvero esteso: non si fara’ riferimento solo alle lettere arrivate via e-mail, ma anche a tutti quei messaggi che perverranno via fax, via cellulare e via pager.

Purtroppo, i disegni di legge citati entreranno in vigore solo nel 2003, ma il beneficio sara’ quello di allineare la legge dello Stato californiano a quella federale, in modo tale da creare una vasta rete normativa sotto cui disciplinare l’antipatico fenomeno dello spam.

La legge previgente in California contro l’invio di messaggi non desiderati concerneva esclusivamente i fax pubblicitari non richiesti. Secondo quella legge, infatti, ogni fax di quel tenore doveva includere nel proprio contenuto un numero verde che permettesse al destinatario di cancellare il proprio nominativo dalla lista dei clienti. Questa legge, pero’, stando a quanto affermato da un portavoce del Sen. Debra Bowen, ha creato molta confusione, essendo, inoltre, in conflitto con la legge federale.

I nuovi disegni di legge presentati faranno tesoro dell’esperienza di queste leggi previgenti e cercheranno di offrire ancora maggiori garanzie al consumatore/utente finale.
Una di queste e’ la creazione di una lista dei clienti che non vogliono essere contattati. L’elenco verra’ gestito proprio dalle societa’ di telemarketing e si chiamera’ “Do Not Call” list. Si tratta di una specie di versione “negativa” dell’elenco che in Italia ciascuna azienda gestisce ai sensi della legge 675/96, sul trattamento dei dati personali.
Qualora la lista dei “Do Not Call” venisse attivata anche in Italia, essa dovrebbe rispettare i dettami della poc’anzi citata legge, poiche’ si tratterebbe di amministrare un certo quantitativo di dati personali. La differenza, pero’, sarebbe da individuare nella diversa modalita’ di accesso a tale lista.
Mentre in un normale trattamento dei dati, il responsabile del trattamento ha l’obbligo di chiedere il consenso a ciascun soggetto, in questo caso l’ipotesi e’ opposta, poiche’ e’ l’utente stesso che chiede l’apposizione a fianco del suo numero della dicitura “Do Not Disturb”.
E’ una tecnica da imitare in Italia e in Europa, poiche’ consentirebbe un incremento delle garanzie a tutela della privacy del navigatore e sarebbe in linea con la nuova direttiva 2002/58/CE in tema di spam.

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