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Un filtro contro le insidie di Internet nei confronti dei minori

3 Settembre 2002 Commenta

Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha di recente annunciato che e’ possibile scaricare dal nuovo portale del cittadino un particolare software-filtro che permette di effettuare un controllo preventivo su linguaggio, immagini e contenuti presenti in rete, consentendo cosi’ ai minori di navigare solo su siti web conosciuti e sicuri. Secondo il Ministro questa iniziativa costituisce un primo passo verso una campagna informativa sull’uso consapevole di Internet che avra’ come principali destinatari le famiglie italiane.


Napoli – Questo particolare software e’ stato realizzato dall’ICRA (Internet Content Rating Association) che e’ un’Organizzazione Internazionale No-profit nata con l’obiettivo di proteggere i bambini dai rischi e dai pericoli della Rete e di informare i genitori sulle misure di sicurezza esistenti. Proprio per raggiungere un simile obiettivo l’ICRA ha studiato dei programmi filtro in grado di classificare e selezionare all’origine i contenuti, il linguaggio e le immagini dei siti web.
Il progetto di realizzazione dei filtri dell’ICRA e’ stato finanziato dalla Commissione Europea all’interno del Safer Internet Action Plan che promuove un impegno di tutti i Governi in una campagna informativa su come utilizzare al meglio Internet. Questo piano d’azione ha avuto il proprio fondamento in un’indagine statistica condotta a livello europeo dalla Nielsen/Net Ratings sui comportamenti dei bambini nel web. L’indagine ha accertato che il numero dei bambini on line e’ molto elevato (8% dei navigatori da casa) e che Internet, ormai, compete con il mezzo di intrattenimento per eccellenza cioe’ la TV. La Rete, quindi, viene considerata dalle famiglie indispensabile, ma allo stesso tempo pericolosa per i timori relativi alla natura elettronica del mezzo ed a molti contenuti “dubbi” che possono portare ad incontri poco rassicuranti (la cronaca quotidiana, ormai, e’ piena di simili episodi). E’ evidente, quindi, che l’argomento “sicurezza” assume un ruolo di primo piano per cui ci si attende dai genitori un supporto informativo che aiuti a seguire i propri figli ed a dialogare con loro nonche’ spazi “protetti” per bambini piu’ piccoli, mentre ci si attende dalla scuola un supporto economico e formativo, direttive mirate circa gli usi didattici suggeriti e strumenti didattici pratici.
I programmi-filtro, quindi, rientrano in questa politica di sicurezza connessa ad Internet ed il loro funzionamento e’ molto semplice. In …

particolare l’ICRA rilascia ai gestori dei siti che aderiscono all’iniziativa una “etichetta” che contiene le informazioni base sulle caratteristiche dei contenuti del sito stesso (testo, immagini e anche servizi come le chat o i forum di discussione). Il programma filtro, installato sul computer dei ragazzi, verifica istantaneamente tramite l’etichetta i contenuti del sito e in funzione delle regole di navigazione preventivamente impostate dai genitori, ne impedisce o meno la visione. Il filtro e’ in grado di discriminare solo i siti che hanno aderito al sistema ICRA, ma puo’ impedire la visione di tutti i siti che non hanno aderito. Inoltre il filtro consente ai genitori di selezionare delle liste personalizzate di siti non accessibili o accessibili a seconda della propria personale sensibilita’. Ovviamente il software non e’ affidabile al 100% per cui e’ auspicabile sempre l’assistenza dei genitori.

L’Italia e’ stata uno dei primi paesi europei ad adottare tale filtro e nel portale della P.A. e’ stata creata una particolare sezione denominata “Chi ha paura della Rete?” nella quale sono forniti suggerimenti per difendersi dai pericoli piu’ diffusi di Internet e messi a disposizione strumenti utili tra cui il filtro in questione.

D’altro canto il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e’ stato sempre sensibile a tali problematiche e di recente ha creato un Comitato tecnico interministeriale per l’uso consapevole di Internet che ha il compito di definire, monitorare e valutare i risultati di una strategia unitaria di intervento finalizzata a creare le condizioni necessarie per garantire a tutti gli utenti la capacita’ e l’effettiva possibilita’ di usufruire delle comunicazioni elettroniche in maniera piena e consapevole, con particolare riguardo ad alcune categorie di utenti come i bambini che richiedono una maggiore tutela.

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