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DIRITTO D’AUTORE: BSA Lancia L’Allarme Contro L’Equo Compenso

22 Ottobre 2002 Commenta

Milano – BSA lancia l’allarme contro le imminenti novita’ legislative inmateria di “equo compenso”: Le disposizioni contenute nella bozza diDLgs di recepimento della Direttiva CE 29/2001 comportano gravi danniper i consumatori e i produttori, contraggono il mercato e creano uningiusto effetto di “doppia tassazione”. Business Software Alliancecoglie l’occasione dell’incontro odierno promosso da ASMI, ANIE e ANDECper unire il proprio allarme alle preoccupazioni espresse dalleassociazioni sull’adozione delle misure contenute nel progetto didecreto legislativo di recepimento della cosiddetta Direttiva Copyright(01/29/CE). Ribadendo il favore verso la copia privata in quantolegittimo esercizio di un diritto riconosciuto dalla normativa vigente,BSA ritiene che il progetto di decreto contenga alcune norme in materiadi “equo compenso” che potrebbero provocare oltre a perdite perl’industria dei produttori e contrazione degli investimenti edell’occupazione ingenti danni per i consumatori finali senza produrrealcun effetto positivo sui livelli di pirateria esistenti. Tra ledisposizioni che maggiormente suscitano l’allarme di BSA rientra quantostabilito dagli art. 71septies e 39 che estendono il sistema di equocompenso ai supporti di registrazione digitale e agli apparecchi diriproduzione digitale, inclusi i sistemi informatici, senza prevedereche l’indennizzo non debba essere applicato quando il titolare puo’adottare misure tecnologiche di protezione o non subisce un danno aseguito della copia privata. BSA ritiene che il sistema introdotto dallanuova legislazione possa produrre effetti “perversi” perche’ potrebbecostringere il consumatore a versare un doppio o triplo compenso per lamedesima utilizzazione dell’opera, considera inoltre la norma dannosaper la tutela del diritto d’autore, inadeguata perche’ non distingue isupporti in funzione del loro utilizzo e non in linea con le indicazioneincorporate nella Direttiva Europea. Effetti perversi: L’ambientedigitale consente di applicare all’opera misure di protezione chepermettono di controllare e se necessario vietare l’utilizzazionedell’opera stessa. Applicare anche un equo compenso sui supporti e sugliapparecchi, inclusi i sistemi informatici, equivale a costringere ilconsumatore a pagare una volta per il diritto esclusivo ed una seconda oterza volta per la copia privata (se il compenso si applica non solo alsupporto ma anche all’apparecchio o al sistema informatico) per lostesso utilizzo. Danni: Se si considera inoltre che l’attuazione deldecreto in esame determinerebbe aumenti dei compensi attuali anche del200% o del 300%, e’ chiaro che cio’ si tradurrebbe in un proporzionaleesorbitante aumento dei prezzi finali e nella conseguente contrazionedei consumi. Inadeguatezza del provvedimento: Il provvedimento com’e’formulato nella sua prima bozza non distingue i compensi dovuti infunzione delle finalita’ dei diversi supporti, se cioe’ questi sianoutilizzati per usi professionali o ludici. In molti casi i supporti egli apparecchi oggetto della normativa vengono utilizzati ad esclusivoscopo professionale e questo e’ vero soprattutto per i sistemiinformatici impiegati in ambito aziendale. Normativa italiana ed europeaa confronto: Nessun Paese europeo estende il compenso per copia privataai sistemi informatici. Per di piu’, la direttiva CE 29/2001 stabilisceche nella determinazione del sistema di copia privata e di equo compensole associazioni di categoria debbano essere coinvolte. La bozza di DLgsnon e’ in linea con il panorama europeo e ed e’ stata elaborata senza uncoinvolgimento attivo delle associazioni di categoria. In considerazionedi tutto cio’ BSA si unisce alle richieste avanzate da ASMI, ANIE eANDEC e in particolare auspica che gli art. 71seties e 39 sianoriformulati in modo tale da: a) escludere dall’applicazione del compensoper copia privata i sistemi informatici, gli elaboratori elettronici e iloro componenti; tenendo conto dei sistemi di protezione che oggi ilmercato offre; b) Prevedere che i compensi per la copia privatarestino regolati in via transitoria dalla legislazione in vigore; c)Prevedere che dal 1 gennaio 2006 sia un apposito Decreto del Ministerodei Beni e le Attivita’ Culturali, sentite le Associazioni di categoria,a regolare la misura dei compensi tenendo conto di una serie di fattorifra cui le tendenze del mercato IT, il prezzo e il reale utilizzo delletecnologie nel panorama italiano.

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