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Perche’ Google Censura Alcuni Siti?

30 Ottobre 2002 Commenta

Bologna – Forse non era del tutto imprevista, ma la notizia che ha a oggettoil motore di ricerca Google apre la discussione su un argomento di seriorilievo per il diritto dell’informatica: la liceita’ dei link generati daisearch engines. Ma veniamo alla notizia. Nei giorni scorsi, Google haeliminato riferimenti a 113 siti web dal discutibile contenuto. Le modifichehanno riguardato solo due versioni del famoso searcher: quella tedesca equella francese. I siti proibiti si riferiscono a materiali anti-semiti,filonazisti e simili, oltre a siti di fondamentalisti cristiani comeJewsus-is-lord.com. La notizia e’ stata il frutto di una particolare eaccuratissima ricerca svolta dal Berkman Center della Harvard Univiersity,nel corso della quale sono state testate 2,5 miliardi di pagine web e sonostate confrontate con le versioni di diversa lingua di Google. Tutta questaanalisi e’ stata possibile grazie a un software, che confronta le URLpresenti in rete con gli indici di Google, creato da Edelman, uno studenteal primo anno della facolta’ di giurisprudenza ad Harvard. Secondo questaricerca sono stati eliminati siti come 1488.com, un network cinese diconsulenza legale, 14words.com, un servizio di webhosting discount, eStormfront.org, uno dei piu’ famosi siti del c.d. “orgoglio bianco” (il sitoinclude un elenco di articoli di nazionalisti bianche e alcuni commenti diDavid Duke, uno dei leader del Ku Klux Klan). E’ dunque necessario che imotori di ricerca studino particolari sistemi per evitare l’indicizzazionedi siti dal contenuto controverso? Ma se questi search engines sono gestitida “semplici” societa’ e non da agenzie governative, da dove sorge ilfondamento giuridico di tale obbligo? E come e’ possibile riuscire aottemperare contemporaneamente a tutte le norme disciplinanti il buoncostume dei vari Paesi del mondo?

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