Al SatExpo 2002 di Vicenza (fiera dedicata all’esposizione delle piu’ moderne tecnologie relative al mondo del satellite) si e’ parlato molto del mondo Wireless. Fra WLL (Wireless Local Loop) e Wi-Fi (Wireless Fidelity) si sono analizzate le varie possibilita’ di realizzare reti senza fili per la connessione a Internet, che offrono il vantaggio di alte velocita’ di connessione e bassi costi di installazione. Il pericolo piu’ grande da affrontare, pero’, e’ costituito dalla scarsa sicurezza che queste reti possono offrire sia all’utente sia al fornitore del servizio.
VICENZA – Dal quattro al sette ottobre alla Fiera di Vicenza si e’ svolta la SatExpo 2002, annuale esposizione di tutte le aziende produttrici di sistemi di ricezione e trasmissione satellitare e anche di tutte le altre societa’ che operano in questo mercato. All’esposizione fieristica, dove sono state presentate le ultime novita’ provenienti da case di grande rilevanza, quali per esempio EutelSat, Telespazio, Astra, ecc., si e’ parlato anche molto di Wireless.
Numerose sono state le discussioni relative a questo tema. Esse hanno occupato gran parte delle risorse fieristiche (si sono tenute, infatti, alcune conferenze, quali “L’evoluzione delle reti digitali: Wireless”, “La borchia spaziale: distribuzione via satellite dei contenuti multimediali” – in cui vi e’ stato un intervento sul Wi-Fi) e si e’ potuto facilmente notare come la parola “Wireless” (e in particolare la tanto abusata “Wi-Fi”) sia stata la vera protagonista dell’evento.
A tal proposito, degna di rilievo e’ stata la pubblicizzazione di un nuovo accordo fra le societa’ Trivenet, Brennercom e Infracom, in base alla quale sara’ possibile utilizzare – a breve termine – le licenze WLL (ottenute da queste societa’) e le strutture autostradali della Brescia-Padova per poter navigare con il laptop o il palmare anche viaggiando tranquillamente in macchina. L’idea – che si ritiene verra’ accolta positivamente da tutti coloro che necessitano di mobilita’ e di connessione permanente a Internet – mira a costituire, infatti, una enorme rete wireless nella zona di competenza di quelle aziende, che fornira’ servizio di accesso in rete a chiunque si trovera’ in una delle celle in cui essa verra’ suddivisa (si adotteranno, dunque, gli stessi criteri della ripartizione per celle della tecnologia GSM).
Wireless, dunque, in netta espansione in Italia. Purtroppo, pero’, dietro questa straordinaria tecnologia si celano numerose problematiche di sicurezza: molti saranno i crackers che con grande facilita’ potranno inserirsi in queste reti senza fili e molte, dunque, le …
opportunita’ di compiere reati in rete sfruttando gli accessi forniti da altri.
Il Wireless in Italia suscita diversi problemi, che possono ridursi a due aspetti, in particolare: il primo concerne l’ambito amministrativo; il secondo l’effettivo livello di sicurezza che un’installazione di reti senza fili possono offrire al fornitore e all’utente del servizio.
Per quanto riguarda il primo punto, la legislazione italiana consente, previo ottenimento obbligatorio di licenza ministeriale, la realizzazione di reti wireless, per esempio del tipo WLL (che consiste nella fornitura di servizio telefonico senza fili e senza dover necessariamente appoggiarsi alla rete Telecom per il c.d. “ultimo miglio”). Se qualche altra societa’, pero’, volesse utilizzare l’ormai diffusissimo standard Wi-Fi, invece, non potrebbe richiedere alcuna autorizzazione. La frequenza che questo standard impiega, 2,4 Ghz, infatti, non e’ accessibile in spazi pubblici, ma solo in zone private (per es. la propria abitazione, come gia’ commentato in altre occasioni). Tutto cio’ costituisce un freno alla diffusione di questa tecnologia, che offre, a costi bassissimi, connessioni molto veloci alla rete.
Per quanto concerne, infine, l’ambito della sicurezza, sorgono molteplici dubbi relativamente alla protezione delle comunicazioni realizzate in modalita’ wireless (per un’approfondita analisi si rinvia a quanto gia’ affermato in precedenza).
La conclusione a cui giungere, dunque, pare essere la seguente.
Le enormi potenzialita’ e i bassi costi dei collegamenti senza fili potrebbero essere realmente concorrenziali rispetto all’utilizzo del satellite per l’accesso a Internet (le parabole, comunque, offrono collegamenti in qualunque zona e/o conformazione del territorio si voglia). La situazione attuale, pero’, dimostra come il settore del wireless (e in particolare del Wi-Fi) siano frenati nella loro diffusione a causa delle problematiche amministrative e di sicurezza elencate sopra, lasciando l’Italia al palo, rispetto ad altri Paesi – come gli USA – dove ormai le comunita’ wireless sono davvero estese.
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