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E-Government: Stanca Propone Alle Regioni Una "Visione Condivisa"

28 Novembre 2002 Commenta

Roma – Stamani, nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delleRegioni, si e’ svolta la seconda riunione del Comitato Strategico dellaCommissione permanente per l’innovazione e le tecnologie. Nel corsodell’incontro, il Ministro per l’innovazione e le Tecnologie, LucioStanca, ha tracciato le linee necessarie per la definizione el’attuazione di una “visione condivisa” nello sviluppodell’e-Government, che rappresenti il riferimento complessivo dellefuture collaborazioni tra Governo, Regioni ed Enti locali. Un comunicatoa cura dell’Ufficio Stampa del Ministro per l’Innovazione e leTecnologie precisa che nell’ottica della nuova concezione di Stato edella riforma federale – in cui l’architettura istituzionale del Paesenon e’ piu’ gerarchica ma di cooperazione paritaria fra leamministrazioni – questa nuova “visione” trova una straordinariaopportunita’ di cooperazione nelle nuove tecnologie. “L’attuazionedell’e-Government – ha detto Stanca – non e’ solo una risorsa per lacompetitivita’ del Paese, ma e’ la premessa per migliorare il rapportofra cittadini e istituzioni. Le Regioni e gli Enti locali sono attorifondamentali per la realizzazione del piano, rappresentando la massimaespressione del decentramento amministrativo, il punto di contatto traPubblica Amministrazione e il cittadino”. Per l’avvio della visionecondivisa, Stanca ha individuato cinque punti strategici: il sistemapubblico di connettivita’, che consentira’, tra l’altro, di garantirel’inclusione di tutte le P.A. centrali e locali e di assicurarel’interoperabilita’ e standard comuni di funzionalita’ e sicurezza;disponibilita’ degli strumenti per l’accesso alla rete degliutilizzatori dei servizi on line, come la Carta Nazionale dei Servizi dicui e’ gia’ stata avviata la sperimentazione e che entro fine 2003 sara’in possesso di oltre tre milioni di italiani; i portali locali enazionali, punti di accesso per l’erogazione dei servizi in rete alcittadino; sicurezza dei servizi pubblici on line, che proprionell’ottica della nuova architettura di “governo digitale” assumeun’importanza centrale; lo sviluppo di “modelli per l’interoperabilita'”come, ad esempio, il Sistema Informativo del Lavoro, in grado digarantire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro su tutto ilterritorio nazionale.

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