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E-PROCUREMENT: Soluzioni concrete

4 Novembre 2002 Commenta

Il Comune di Torino ha concluso un accordo con la societa’ B2Biscom per l’utilizzo di soluzioni telematiche che consentiranno la gestione del processo di acquisto materiali per l’Amministrazione comunale interamente su Internet. La piattaforma tecnologica per le gare telematiche e’ stata elaborata da B2Biscom e Ancitel che hanno creato un sistema personalizzato ed altamente sicuro per le esigenze della Pubblica Amministrazione. La vera novita’ di tale iniziativa e’ rappresentata dal fatto che il capoluogo piemontese e’ il primo Comune italiano ad effettuare gare pubbliche on line anche per forniture “oltre soglia” (cioe’ oltre 200.000 euro).

Il termine “e-procurement” indica quell’ insieme di tecnologie, procedure, operazioni, e modalita’ organizzative che consentono l’acquisizione di beni e servizi on line, grazie alle possibilita’ offerte dallo sviluppo della rete Internet e del commercio elettronico.
Si tratta di una nuova modalita’ di gestione di tutto il processo di acquisto (non solo dell’atto di compravendita) gia’ ampiamente diffusa nel settore privato, che sta riscuotendo una notevole attenzione anche da parte delle Pubbliche Amministrazioni.
In Italia, la diffusione dell’e-procurement nel settore pubblico va collocata all’interno di un processo piu’ ampio di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, caratterizzato certamente da un massiccio impiego delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), ma segnato in maniera decisiva anche da innovazioni legislative e processi di semplificazione dell’intera macchina amministrativa.
Si fa riferimento, in particolare, al cd. progetto di e-government varato nel giugno 2000 dal Consiglio dei Ministri su iniziativa del Ministro della Funzione Pubblica, Franco Bassanini.

Il Piano d’azione per l’e-Government dedica una specifica azione (Azione 12) all’e-procurement del settore pubblico per promuovere e diffondere l’utilizzo del commercio elettronico quale strumento per l’acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni.

Il Piano d’azione si pone come un importante incentivo e sostegno nel processo di diffusione dell’e-procurement, mirando a raggiungere alcuni obiettivi primari:
• ridurre la spesa per le forniture di beni e servizi nella pubblica amministrazione;
• rendere le procedure piu’ snelle e piu’ rapide;
• garantire la massima trasparenza nelle operazioni di gara;
• aprire il mercato delle forniture e renderlo piu’ competitivo.
In quest’ottica vanno lette le sperimentazioni di e-procurement gia’ attivate dal Ministero del Tesoro attraverso la societa’ Consip s.p.a. che hanno raccolto l’adesione di circa 4000 Amministrazioni (fra Amministrazioni centrali e locali).

Le prime sperimentazioni di e-procurement si inseriscono nel quadro del progetto per “La razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni” che nasce ad opera del Ministero del Tesoro attraverso la Consip S.p.A, (il cui capitale e’ interamente detenuto dallo stesso Ministero) e che ha l’obiettivo primario di razionalizzare la spesa utilizzando metodi legati alle nuove tecnologie informatiche. Queste prime sperimentazioni si sono escusivamente fondate sul sistema delle convenzioni (mediante il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Consip, in applicazione di quanto previsto dall’articolo 26 della legge n. 488/99, provvede a stipulare convenzioni in base alle quali le imprese fornitrici prescelte si impegnano ad accettare, alle condizioni ed ai prezzi ivi stabiliti, ordinativi di fornitura sino alla concorrenza di un quantitativo di beni o di servizi predeterminato).
Ma oltre al sistema delle convenzioni, che verra’ mantenuto anche in futuro, la Consip S.p.a. sta analizzando e progettando le possibilita’ di espansione della sperimentazione dell’e-procurement per le Pubbliche Amministrazioni italiane.

Le previsioni mirano ad ottenere un aumento non solo quantitativo della sperimentazione (estensione delle convenzione a nuovi settori merceologici, incremento dei soggetti coinvolti), ma anche una maggiore disponibilita’ di modalita’ operative e di modelli di acquisto.

Fra queste abbiamo:
• Marketplace per determinate categorie merceologiche con la possibilita’ di organizzare anche veri e propri mercati locali in grado di rispondere in modo flessibile alle esigenze dei diversi buyer. Il termine marketplace indica un “luogo” a disposizione di fornitori e clienti nel quale mettere in relazione domanda ed offerta di beni e servizi. Caratteristica principale dei marketplace e’ rappresentata dalla compresenza di piu’ fornitori (piu’ o meno concorrenti sulle medesime tipologie di beni e servizi) e dalla possibilita’ di creare una fitta rete di relazioni fra fornitori e potenziali clienti.
• Aste on line anche per acquisti di beni e servizi per importi superiori alla soglia comunitaria dei 200.000 Euro DPS; dal punto di vista legislativo, difatti, e’ stato emanato il D.P.R. n. 101 del 4 aprile 2002 che prevede criteri e modalita’ per l’espletamento da parte delle amministrazioni pubbliche di procedure telematiche di acquisto per l’approvvigionamento di beni e servizi.
 
In particolar modo il D.P.R. n. 101/2002 e’ un Regolamento che in applicazione dei principi fondamentali in materia di teleamministrazione, disciplina “lo svolgimento di procedure telematiche di acquisto che consentono alle amministrazioni di effettuare approvvigionamenti di beni e servizi attraverso sistemi automatizzati di scelta del contraente”.
E’ evidente che il Comune di Torino, in applicazione di tale provvedimento, ha promosso la propria iniziativa, che costituisce l’ideale per l’acquisto di beni e servizi con alta volatilita’ di prezzo o tecnologia e con frequenza di acquisto medio-bassa.

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