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Cosi’ Si Aggirano I Motori Di Ricerca

18 Dicembre 2002 Commenta

Pisa – Quando non si conosce con precisione la URL di un determinato sitoweb che offre, per es., un certo bene o sevizio, il navigatore si rivolge ai”motori di ricerca”. La tecnologia odierna riesce a fornire risposte con unaprecisione e una velocita’ mai viste fino a pochi anni fa. Molto spesso,pero’, fra i risultati di questi motori di ricerca si trovano pagine deltutto non coerenti con la nostra stringa di ricerca. Stavamo cercando laparola “lambrusco” e, fra i risultati, ci siamo imbattuti in un sito webpornografico? Niente di strano. Il webmaster di quello specifico sito haprobabilmente fatto uso di “trucchi” che hanno portato il proprio sito a unavisibilita’ enorme, tanto da farlo rientrare in ricerche fatte su argomentidel tutto differenti. Questa prassi e’ molto diffusa in rete e unarecentissima indagine ha registrato un aumento del cd. Cloacking, ovvero untrabocchetto che i webmaster utilizzano per risultare primi negli elenchidei motori di ricerca. Simili tecniche, soprattutto quando coinvolgonoparole coperte da brevetto o semplicemente registrate, possono far entrarein gioco i diritti di brevetto e la tutela del copyright. E’ opportuno,quindi, non solo sanzionare questi fenomeni quando danneggiano l’immagine diun determinato prodotto, ma anche conoscere come si possono tecnicamenterealizzare questi “trabocchetti”, per poterne impedire la diffusione.

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