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DVD: Come Aggirare Le Protezioni

16 Dicembre 2002 Commenta

St. Louis, MISSOURI – Qualunque film contenuto in un DVD e’ memorizzato comeun codice digitale compresso che viene successivamente protetto con ilsistema CSS (Content Scrambling System). Le chiavi che proteggono i DVD sonocontenute all’interno dei medesimi, ma non possono essere copiate, anche seun masterizzatore facesse la copia bit-per-bit del disco. Con la tecnologiaodierna (e con l’ingegno degli informatici), pero’, e’ possibile riuscire adecrittare il CSS con un software chiamato DeCSS. A parte lo scalpore (el’imbarazzo delle case cinematografiche) originato con il diffondersi diquesto nuovo programma, il DeCSS (come qualunque altro strumento chepermetta di aggirare protezioni poste dai produttori di DVD) viola precisenorme giuridiche. Non molto tempo fa, tuttavia, e’ stato inventato un nuovometodo che permette di aggirare le protezioni tecnologiche nei DVD. Il nuovosoftware e’ stato sviluppato dal “321 Studios” di St. Louis. La societa’afferma che il suo programma “DVDXcopy” non viola il Digital MillenniumCopyright Act del 1998, perche’ esso non fa nulla che la protezione dei DVDsia predisposta a prevenire. Per essere certa della legalita’ del prodotto,la 321 ha investito anche un Giudice della Corte Distrettuale dellaCalifornia della decisione se esso violi o meno il DMCA o altra norma dilegge americana. Il fulcro della questione e’ che il DMCA non parla in alcunmodo della illiceita’ dei back-up fatti da un determinato prodotto (purprotetto con adeguate misure tecnologiche). Il software della 321, invece,fa appunto questo: crea dischi di back-up, grazie a una particolareprocedura tecnica, che non agisce su alcuna protezione immersa nei DVD.

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DVD: Come aggirare le protezioni

16 Dicembre 2002 Commenta

Di recente diffusione, il DVD e’ attualmente dotato di particolari sistemi di protezione anti-copia. I pirati, pero’, sono sempre in agguato per violare queste misure, ma, in tal modo, contravvengono a precise norme di legge. Fa discutere in questi giorni, tuttavia, un nuovo metodo che permette di copiare “legalmente” i DVD protetti.


St. Louis, MISSOURI – Qualunque film contenuto in un DVD e’ memorizzato come un codice digitale compresso che viene successivamente protetto con il sistema CSS (Content Scrambling System). Le chiavi che proteggono i DVD sono contenute all’interno dei medesimi, ma non possono essere copiate, anche se un masterizzatore facesse la copia bit-per-bit del disco.
Con la tecnologia odierna (e con l’ingegno degli informatici), pero’, e’ possibile riuscire a decrittare il CSS con un software chiamato DeCSS. A parte lo scalpore (e l’imbarazzo delle case cinematografiche) originato con il diffondersi di questo nuovo programma, il DeCSS (come qualunque altro strumento che permetta di aggirare protezioni poste dai produttori di DVD) viola precise norme giuridiche.
Non molto tempo fa, tuttavia, e’ stato inventato un nuovo metodo che permette di aggirare le protezioni tecnologiche nei DVD. Il nuovo software e’ stato sviluppato dal “321 Studios” di St. Louis. La societa’ afferma che il suo programma “DVDXcopy” non viola il Digital Millennium Copyright Act del 1998, perche’ esso non fa nulla che la protezione dei DVD sia predisposta a prevenire. Per essere certa della legalita’ del prodotto, la 321 ha investito anche un Giudice della Corte Distrettuale della California della decisione se esso violi o meno il DMCA o altra norma di legge americana.
Il fulcro della questione e’ che il DMCA non parla in alcun modo della illiceita’ dei back-up fatti da un determinato prodotto (pur protetto con adeguate misure tecnologiche). Il software della 321, invece, fa appunto questo: crea dischi di back-up, grazie a una particolare procedura tecnica, che non agisce su alcuna protezione immersa nei DVD.


In breve, il funzionamento del DVDXcopy avviene cosi’. Il software intercetta il codice video digitale del DVD subito dopo che esso venga legittimamente decrittato dal lettore DVD.

Il programma, poi, agisce prima che il codice “decrittato” venga convertito in un altro segnale, quello TV, anch’esso protetto e che serve per guardare il film sullo schermo. Il DVDXcopy, successivamente, salva il video decrittato sul disco fisso del computer, prima che venga copiato su un DVD vergine.
Si tratterebbe, dunque, di un mero “back-up”.

Effettivamente, il DMCA non parla in maniera specifica dell’illegittimita’ di copie di back-up. Il vero problema, pero’, e’ che, dalla ratio della legge, si evince l’illegalita’ del sistema qui commentato per due ordini di motivi. Il primo luogo, la lettera A del comma 2 della sezione 1201 del DMCA afferma che si intende per “aggiramento di una misura tecnologica” non solo il mero decrittaggio di un’opera crittata, ma anche qualunque mezzo che “evita, bypassa, …” una misura tecnologica, senza il consenso del titolare del copyright.
Inoltre, la lettera B del medesimo comma citato afferma che una misura tecnica effettivamente controlla l’accesso a un’opera protetta se essa, “nel corso ordinario della sua attivita'”, richiede l’applicazione di informazioni (con il consenso del titolare del copyright) per accedere a quell’opera.

Si potrebbe dire, dunque, che il DVDXcopy non sia legale perche’, oltre a intervenire in un momento in cui la misura tecnologica non puo’ svolgere “ordinariamente” la propria attivita’, e’ abilmente configurato per “evitare” qualunque misura tecnologica predisposta.
A questo punto, pero’, non resta che attendere la valutazione che il Giudice fara’ di questo spinoso caso, che le lobby del cinema cercheranno sicuramente di eliminare al piu’ presto.

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