Le nuove sfide del diritto dell’informatica
E’ questo il titolo di un importante convegno che si e’ tenuto presso l’Universita’ di Roma Tre il 6 dicembre 2002 in ricordo del prof. Ettore Giannantonio prematuramente scomparso. Il convegno ha visto la partecipazione di illustri studiosi dell’informatica giuridica e del diritto dell’informatica che hanno presentato delle relazioni molto interessanti su temi scottanti che ormai hanno assunto a pieno titolo un rango universitario.
Roma – I lavori sono stati aperti dalla preside della facolta’ di giurisprudenza dell’Universita’ di Roma Tre prof.ssa Letizia Vacca che ha introdotto le relazioni eulogiche del dott. Luca Boneschi, Direttore della rivista “Il diritto dell’informazione e dell’informaticaâ€, dell’ex Presidente della Corte Costituzionale Cesare Ruperto e del Presidente aggiunto onorario della Corte di Cassazione Renato Borruso, che e’ stato uno dei padri dell’informatica giuridica. Il prof. Borruso nel suo intervento ha sottolineato la funzione formativa dell’informatica giuridica e non solo informativa, ed ha auspicato una rapida alfabetizzazione informatica della nostra societa’ che deve essere in grado di cogliere anche i valori umanistici che l’informatica giuridica e’ in grado di trasmettere.
Il Prof. Pietro Rescigno nome indiscusso nell’ambito del diritto privato nel ricordare il prof. Giannantonio ha evidenziato l’interdisciplinarieta’ del diritto dell’informatica.
Molto interessante l’intervento di un altro nome illustre il prof. Vincenzo Zeno-Zencovich che ha precisato che l’evoluzione del diritto non e’ legata alla nascita dell’informatica in quanto tale, ma ai processi sociali conseguenti. Un primo contributo importante e’ stato dato sicuramente alla teoria generale del diritto (processi logici).
Inoltre l’informatica ha semplificato notevolmente il processo di circolazione delle conoscenze (basti pensare alle banche dati giuridiche) ed, altro aspetto importante, con l’avvento dell’informatica si e’ avuto un inarrestabile processo di smaterializzazione degli istituti giuridici, facendo venir meno quella tradizionale concezione corporale del diritto.
Il prof. Vincenzo Franceschelli nell’affrontare il delicato argomento della disciplina della Rete ha affermato che originariamente era configurabile un diritto privato sovranazionale della Rete, poi con l’avvento delle transazioni telematiche (commercio elettronico) si e’ assistito alla nascita di un diritto consuetudinario e nel futuro lo stesso relatore crede in una fusione tra questi due diritti, essendo molto difficile la nascita di regole autonome da intendersi come un distinto corpus giuridico.
Il prof. Salvatore Sica ha affrontato il tema della responsabilita’ civile per danni da computer ed ha evidenziato la particolare rilevanza della responsabilita’ aquiliana da danno informatico, specie quella relativa al trattamento illecito dei dati personali (art. 18 della legge n. 675/96).
Il prof. Giovanni Sartor ha invece introdotto un nuovo argomento cioe’ gli agenti elettronici da intendersi come sistemi informatici in grado di agire con autonomia senza alcun controllo. Siamo ovviamente di fronte ad una nuova era dell’intelligenza artificiale e gia’ esistono diversi esempi nella realta’ tecnologica (sistemi informativi, realizzazione interfacce, governo del traffico marino o aeroportuale, ecc.). Nella Rete gli agenti software possono essere utilizzati per la raccolta di informazioni, dati e nell’ambito della contrattazione, in tal caso pero’, sostiene il Sartor non possono intendersi solo come mezzi di trasmissione dell’altrui volonta’, in quanto l’agente e’ imprevedibile sia da un punto di vista teorico che pratico. Di conseguenza e’ ipotizzabile in tale contesto, l’applicazione delle norme sull’obbligazione anche avuto riferimento agli stati emotivi (errore, dolo, ecc.).
La seduta pomeridiana, dopo i saluti del Presidente della sezione lavoro della Corte di Cassazione Giuseppe Ianniruberto, e’ stata aperta dal prof. Pasquale Costanzo che si trattenuto lungamente sull’e-democracy ritenendo che la stessa puo’ essere intesa in diversi modi: come elettronica democratica grazie alla liberta’ dell’accesso alla Rete ed agli incentivi previsti per l’utilizzo delle infrastrutture relative; come democrazia nell’elettronica tenuto conto delle notevoli garanzie che la Rete offre alla liberta’ di espressione; come elettronica nella democrazia perche’ con la Rete e’ possibile avere degli strumenti che consentano un controllo ed anche delle decisioni democratiche; o infine si potrebbe fare riferimento ad uno scenario futuristico che aprirebbe le porte ad un nuovo costituzionalismo.
Il prof. Donato Limone ha parlato dei problemi legati all’accesso specie alla luce degli artt. 58, 59 e 60 del D.P.R. n. 445/2000. Inoltre si e’ trattenuto anche sulle nozioni di identita’ ed identificazione, sottolineando che affinche’ si possa essere garantiti in tema di sicurezza e’ necessario che le carte elettroniche (carta d’identita’ personale, carta nazionale dei servizi) possiedano oltre ai dati personali anche i corrispondenti dati biometrici.
Il prof. Francesco Cardarelli ha evidenziato alcuni problemi giuridici propri dell’e-government legati alle modalita’ applicative della comunicazione elettronica, ai rapporti tra settore pubblico e privato fortemente enfatizzati, alle contaminazioni fra le categorie concettuali del diritto pubblico e del diritto privato, alla natura sociale dei servizi pubblici offerti.
La prof.ssa Giovanna Corrias Lucente ha fornito un quadro generale della criminalita’ informatica sottolineando alcuni problemi. Innanzitutto il numero di reati denunciati e’ di gran lunga superiore a quelli effettivamente commessi e cio’ anche per l’incapacita’ di molte aziende che preferiscono denunciare come reati, proprie disfunzioni dei sistemi informatici. Altro problema e’ l’anonimato proprio di Internet che molto spesso impedisce la reale persecuzione di reati quali la diffamazione. Secondo la relatrice preoccupante e’ anche l’inadeguatezza di alcune norme o leggi come l’art. 491 del c.p. oppure la famigerata legge n. 62/2001.
Infine ha chiuso il convegno il simpatico prof. Converso che ha ribadito la grande importanza della documentazione giuridica e principalmente di una corretta comunicazione giuridica.
Da segnalare anche l’intervento, anticipato in mattinata, del Sottosegretario di Stato al Ministero delle Comunicazioni dott. Giancarlo Innocenzi.
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