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Spamming: Illegali Le Catene di Sant’Antonio

20 Dicembre 2002 Commenta

Roma – Nuovo intervento del Garante contro lo spamming: a farne le spese, un navigatore che, credendo di partecipare ad un gioco, aveva inviato ad alcuni indirizzi reperiti anche casualmente in rete un messaggio di posta elettronica, trovandosi cosi’ inconsapevolmente a mettere in atto una pratica illegale com’e’ quella, appunto, di inviare indiscriminatamente e-mail commerciali non richieste. Nel messaggio inviato era contenuto l’invito ad inserirsi in un meccanismo per l’invio sistematico di e-mail ad altri destinatari – una sorta di “catena di Sant’Antonio” elettronica – al fine di conseguire benefici economici. Un destinatario dell’e-mail, alquanto infastidito dall’invio, aveva richiesto al mittente di sapere dove erano stati reperiti i dati personali che lo riguardavano e che gli stessi non venissero piu’ utilizzati. Non avendo ricevuto una risposta adeguata alla richiesta si era rivolto all’Autorita’ per essere tutelato. Nel ricorso al Garante l’interessato non solo ribadiva le proprie richieste, ma chiedeva anche il rimborso delle spese sostenute per il procedimento instaurato. Nel provvedimento che definisce il ricorso, come reso noto nella newsletter del Garante, l’Autorita’ ha ricordato che e’ soggetto all’applicazione della legge sulla privacy anche il trattamento dei dati personali effettuato da persone fisiche quando i dati sono destinati – come avveniva nel caso di specie – ad una comunicazione sistematica o alla diffusione. Il meccanismo collegato alla e-mail previsto dal sistema “multilevel Mlm” attiva, invece, per sua natura una comunicazione sistematica di dati personali degli interessati. Il caso in questione, dunque, rientra nell’ambito di applicazione della legge 675/1996. Le giustificazioni addotte dal mittente non erano fondate, ma, avendo comunque adempiuto alle richieste del ricorrente, il Garante ha dichiarato non luogo a provvedere, ponendo pero’ a carico del mittente le spese del ricorso, nella misura forfettaria di 250 euro.

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