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Firma Digitale: Anche A Berlusconi

24 Gennaio 2003 Commenta

Roma – Una nota dell’Ufficio Stampa del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie rende noto che il ministro Lucio Stanca, ha illustrato al presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi, i progetti per segnare questa “rivoluzione digitale” del Paese ai fini della competitivita’ internazionale e della qualita’ della vita. La modernizzazione tecnologica dell’Italia passa attraverso cinque punti. I capisaldi di questo rinnovamento sono il Pc e Internet agli italiani, dai giovani ai dipendenti ed ai disabili, fino a riutilizzo dei pc usati; la Carta d’identita’ elettronica, anche per facilitare e snellire l’accesso in rete ai servizi della Pubblica amministrazione, centrale e locale; l’innovazione nei grandi sistemi nazionali, a partire dalla sanita’ e dalla scuola; la diffusione dell’Ict nelle imprese, mediante un forte incentivo all’innovazione tecnologica, e il federalismo efficiente, ossia un modello di pubblica amministrazione efficiente decentrato ma integrato attraverso le tecnologie di rete. Il ministro Stanca, nell’illustrare nel dettaglio i progetti in atto, ha sottolineato che “per l’ammodernamento del Paese le tecnologie digitali (informatica e telecomunicazioni) sono un fattore abilitante strategoco” ed ha messo in evidenza che “aumentando dell’1% gli investimenti per l’Ict si innesca un incremento di quasi mezzo punto (+0,4%, per la precisione) del Pil, facendo cosi’ da ulteriore volano alla produttivita’, alla crescita e all’occupazione”. Nel corso dell’incontro, il ministro Stanca ha tra l’altro consegnato al presidente Berlusconi la smart card che per la firma digitale. Cosi’ anche il presidente del Consiglio entra a far parte della “famiglia” degli oltre 500 mila italiani che posseggono strumento di validazione elettronica dei documenti digitali. L’Italia su questo fronte e’ il Paese piu’ avanzato in Europa.

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