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Il progetto Omniamedia: La nuova biblioteca on line

21 Gennaio 2003 Commenta

L’assessore alla Cultura della regione Abruzzo, Bruno Sabatini, ha illustrato, nel corso di una recente conferenza stampa che si e’ svolta a Pescara, presso la sede della Regione, il progetto Omniamedia, finanziato dal Ministero del Lavoro e proposto in otto Regioni dell’Obiettivo 3 dall’Associazione Temporanea d’impresa. Il progetto nasce dall’esperienza del Piano d’Azione del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali denominato ”Mediateca 2000 per un’infrastruttura della conoscenza”, che promuove e sostiene la creazione di una rete di mediateche su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di sviluppare l’informazione e la comunicazione nei luoghi che costituiscono i centri di raccolta e di diffusione della cultura.

Pescara – Ben presto, quindi, le biblioteche abruzzesi saranno informatizzate o per essere piu’ precisi digitalizzate grazie alle nuove possibilita’ offerte dalle moderne tecnologie.
Ma la creazione di archivi informatici e principalmente “intelligenti” cioe’ in grado di interagire con l’utente non richiede solo nuove tecnologie, ma anche un trattamento “diverso” delle informazioni.
Nell’attuale era informatica e’ divenuto possibile memorizzare tutti i testi nelle banche dati e nello stesso tempo reperire gli stessi ricorrendo all’intelligenza artificiale.
Un sistema di documentazione che contenga tutti i testi disponibili (anche quelli non pubblicati a stampa) e’ oggi realizzabile, ed e’, anzi, l’unico che abbia un senso (SARTOR).
Nel campo giuridico, ad esempio, la costruzione di sistemi esperti legali viene vista soprattutto come forma di “controllo di plausibilita’” dell’operato del giurista. Questo controllo non assicura affatto l’esattezza di cio’ che si sta facendo (cioe’ la mancanza di qualsiasi errore) ma, piu’ modestamente, soltanto la mancanza di determinati errori (quelli tenuti presenti da programmatore).
Cio’ perche’, per garantire l’esattezza del risultato di un S.E.L. occorrerebbe costruirlo tenendo presente non soltanto il limitato “corpus” di leggi che regola specificamente una determinata materia, ma l’intero ordinamento giuridico, impresa questa pressoche’ impossibile oggi, almeno in Italia, data la quantita’ delle norme e l’incertezza sulla loro vigenza. Infatti, l’esperienza insegna che e’ sempre pericoloso e comunque arbitrario ritenere che le norme che disciplinano una certa materia o un certo istituto siano soltanto talune e nessun’altra.
L’avvento di Internet, poi, ha sconvolto le tradizionali metodologie di trattamento documentario. Con la rete e’ cambiato il concetto di sistema informativo, passato da una dimensione locale ad una globale, e si e’ anche allargato il significato di informazione, non piu’ intesa come equivalente al documento, ma, grazie agli ipertesti, comprensiva di una soggettiva concatenazione di concetti.

Con la rete la tecnologia dell’informazione si trova a fronteggiare problemi diversi; il punto cruciale non e’ piu’ la raccolta ed organizzazione delle fonti, quanto l’accesso mirato a quelle rilevanti; spesso l’informazione a disposizione e’ troppa, confusa, non attendibile, disordinata, non strutturata.
In tale contesto il contributo dell’intelligenza artificiale si colloca nella cd. estrazione di conoscenza che e’ una tecnica che consente di filtrare, navigando nella rete, solo le informazioni pertinenti ad un dato settore di interesse (ad esempio solo le informazioni finanziarie); gli strumenti si basano su due tipici paradigmi di I.A.: i nuclei concettuali (conceptual cluster) ed i parser del linguaggio naturale. Con i primi vengono descritti gli elementi della materia di interesse mediante tutte le possibili espressioni e forme linguistiche ( ad es. societa’, capitali, azioni, stock, interesse, ratei, profitto, ecc.), segnalando anche  quali caratteristiche ci si aspetta dai dati che si cercano, ad esempio, in notizie di carattere finanziario ricorreranno i nomi di societa’ quotate in borsa, di organismi finanziari, di quote azionarie, ecc. Con il secondo strumento si filtrano (parsing) le stringhe di parole in modo da rintracciare all’interno le ‘parole civetta’.
Una tecnica piu’ raffinata di I.A. da applicare sempre in tale settore e’ il data mining. Letteralmente mining e’ l’attivita’ del minatore, cioe’ lo scavo, l’estrazione di materiali preziosi da materiali di scarto: nel data minig il materiale prezioso da rintracciare e’ la conoscenza, cioe’ informazioni nuove e originali su determinati fenomeni, estratte da grandi quantita’ di dati. La conoscenza scoperta con il data mining e’ qualcosa di piu’ del risultato di analisi statistiche, in quanto dovrebbe evidenziare non solo la frequenza di certi fenomeni, ma i modi in cui vengono a concatenarsi  circostanze o fattori (association rules). Data una grande quantita’ di dati, si tratta di individuare combinazioni di dati o attribuzioni di valori che si ripetono con continuita’, per stabilire dipendenze o connessioni (ad es., dai dati sulle vendite di un prodotto e’ possibile individuare le classi di consumatori ecc.).
In informatica il KDD (knowledge discovery in databases) viene utilizzato per l’acquisizione semi-automatica di conoscenza da grandi masse di dati esistenti. Un perfezionamento dunque dei tipici processi induttivi di apprendimento automatico.

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Il Progetto Omniamedia: La Nuova Biblioteca On Line

20 Gennaio 2003 Commenta

PESCARA. L’assessore alla Cultura della regione Abruzzo, Bruno Sabatini, haillustrato, nel corso di una recente conferenza stampa che si e’ svolta aPescara, presso la sede della Regione, il progetto Omniamedia, finanziatodal Ministero del Lavoro e proposto in otto Regioni dell’Obiettivo 3dall’Associazione Temporanea d’impresa. Il progetto nasce dall’esperienzadel Piano d’Azione del Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturalidenominato ”Mediateca 2000 per un’infrastruttura della conoscenza”, chepromuove e sostiene la creazione di una rete di mediateche su tutto ilterritorio nazionale, con l’obiettivo di sviluppare l’informazione e lacomunicazione nei luoghi che costituiscono i centri di raccolta e didiffusione della cultura.Ben presto, quindi, le biblioteche abruzzesi saranno informatizzate o peressere piu’ precisi digitalizzate grazie alle nuove possibilita’ offertedalle moderne tecnologie.Ma la creazione di archivi informatici e principalmente “intelligenti” cioe’in grado di interagire con l’utente non richiede solo nuove tecnologie, maanche un trattamento “diverso” delle informazioni.Nell’attuale era informatica e’ divenuto possibile memorizzare tutti i testinelle banche dati e nello stesso tempo reperire gli stessi ricorrendo all’intelligenza artificiale.Un sistema di documentazione che contenga tutti i testi disponibili (anchequelli non pubblicati a stampa) e’ oggi realizzabile, ed e’, anzi, l’unicoche abbia un senso.Nel campo giuridico, ad esempio, la costruzione di sistemi esperti legaliviene vista soprattutto come forma di “controllo di plausibilita'” dell’operato del giurista. Questo controllo non assicura affatto l’esattezza dicio’ che si sta facendo (cioe’ la mancanza di qualsiasi errore) ma, piu’modestamente, soltanto la mancanza di determinati errori (quelli tenutipresenti da programmatore).L’avvento di Internet, poi, ha sconvolto le tradizionali metodologie ditrattamento documentario. Con la rete e’ cambiato il concetto di sistemainformativo, passato da una dimensione locale ad una globale, e si e’ ancheallargato il significato di informazione, non piu’ intesa come equivalenteal documento, ma, grazie agli ipertesti, comprensiva di una soggettivaconcatenazione di concetti.Con la rete la tecnologia dell’informazione si trova a fronteggiare problemidiversi; il punto cruciale non e’ piu’ la raccolta ed organizzazione dellefonti, quanto l’accesso mirato a quelle rilevanti; spesso l’informazione adisposizione e’ troppa, confusa, non attendibile, disordinata, nonstrutturata.

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