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La Privacy Degli Enti Locali

27 Gennaio 2003 Commenta

ROMA. L’Ancitel la principale societa’ di servizi dell’AssociazioneNazionale dei Comuni Italiani (ANCI), ha predisposto un particolare servizioper gli enti locali al fine di mettere a disposizione degli stessi, inparticolar modo i Comuni, tutti gli strumenti necessari per agire nel pienorispetto della privacy del cittadino, secondo la Legge n. 675/96.Collegandosi all’indirizzo http://www.privacy.ancitel.it/ e’ possibile,difatti, reperire tutta la normativa in materia, le decisioni del Garanteaggiornate e una scheda di autorilevazione e di verifica per la correttaapplicazione della Legge sulla privacy. Ma i servizi di maggiore utilita’sono quelli di consulenza a pagamento, di formazione, di assistenza e dimonitoraggio predisposti per risolvere le difficolta’ o i dubbi dei Comunisulla privacy e sul rispetto delle norme per la sua applicazione.L’attivita’ di una Pubblica Amministrazione, ovviamente, non puo’prescindere dal proprio principale punto di riferimento che e’ il cittadino.E’ logico, quindi, che l’avvento di una legge come la n. 675/96 che tutela idiritti personali piu’ delicati come quelli alla riservatezza e all’identita’ personale possa aver creato non pochi problemi alla P.A. che deve sempregarantire la massima trasparenza e correttezza nei rapporti con i cittadini.Uno dei problemi di maggiore rilevanza legati all’applicazione della leggen. 675/96 (e successive modificazioni) nel campo della PubblicaAmministrazione e’ sicuramente rappresentato dalla gestione illegittimadella grande maggioranza dei dati sensibili da parte degli Uffici Pubblici.In realta’ tutte le Amministrazioni avrebbero dovuto gia’ da tempo emanaredei provvedimenti dai quali risultassero la tipologia dei dati sensibilitrattati e l’uso specifico.Il problema sta diventando particolarmente delicato, anche per le evidenticonseguenze in campo telematico, specialmente adesso che con l’emanazionedella direttiva per la conoscenza e l’uso del dominio internet “.gov.it” el’efficace interazione del portale nazionale “italia.gov.it” con lepubbliche amministrazioni e le loro diramazioni territoriali, la presenzadella P.A. in Rete, nella prospettiva di una revisione di tutti i sitiInternet degli organi pubblici allo scopo di renderli piu’ vicini aicittadini, principalmente avuto riferimento all’interattivita’, stadiventando una realta’ tangibile. E le recenti notizie non sono confortanti,visto che il Garante per la protezione dei dati personali, nell’effettuareun’indagine a campione su determinati siti web, al fine di elaborare ilcodice di deontologia e di buona condotta riguardante il trattamento deidati personali effettuato nell’ambito dei servizi di comunicazione einformazione offerti per via telematica e in particolare nella rete web, haaccertato che piu’ del 90% dei siti esaminati non rispettano le prescrizionidella legge sulla privacy.

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