(ANSA) – LECCO, 24 GEN – Ruota attorno all’ipotesi di reato di maltrattamenti l’inchiesta penale avviata dalla Procura della Repubblica di Lecco sulla morte del bimbo di due mesi lo scorso fine settimana in citta’. I genitori del piccolo sono stati raggiunti da avvisi di garanzia nell’imminenza dell’autopsia ordinata dal sostituto procuratore Giovanni Gatto, che e’ intervenuto bloccando le procedure gia’ avviate dai familiari per i funerali, annunciati con tanto di manifesti funebri affissi sui muri della citta’. L’altro giorno i primi dubbi erano sorti ai medici dell’ospedale di Lecco, dopo aver riscontrato segni sospetti sul corpicino del bambino. Inizialmente il decesso era stato catalogato come morte in culla, ma ora si vuole capire se la crisi respiratoria acuta sia stata provocata da fattori esterni e non da cause naturali. (ANSA). /RED
(ANSA) – LECCO, 24 GEN – Ruota attorno all’ipotesi di reato di maltrattamenti l’inchiesta penale avviata dalla Procura della Repubblica di Lecco sulla morte del bimbo di due mesi lo scorso fine settimana in citta’. I genitori del piccolo sono stati raggiunti da avvisi di garanzia nell’imminenza dell’autopsia ordinata dal sostituto procuratore Giovanni Gatto, che e’ intervenuto bloccando le procedure gia’ avviate dai familiari per i funerali, annunciati con tanto di manifesti funebri affissi sui muri della citta’. L’altro giorno i primi dubbi erano sorti ai medici dell’ospedale di Lecco, dopo aver riscontrato segni sospetti sul corpicino del bambino. Inizialmente il decesso era stato catalogato come morte in culla, ma ora si vuole capire se la crisi respiratoria acuta sia stata provocata da fattori esterni e non da cause naturali. (ANSA). /RED
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