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Hackers E Carte Di Credito

26 Febbraio 2003 Commenta

NAPOLI. Di recente gli hackers hanno attaccato anche i sistemi di sicurezzadi Discover Financial Services, American Express, Master Card e Visa, tuttesocieta’ leader nel mondo delle transazioni con carte di credito. Discover eAmerican Express non faranno sapere quante carte sono state coinvolte.MasterCard ha invece valutato che globalmente, su circa otto milioni diaccount, colpiti grazie alla falla di sicurezza, 2.2 milioni sarebbero carteMasterCard. Le carte Visa infette sono 3,4 milioni. Nessuna delle quattrocompagnie coinvolte ha voluto rivelare l’identita’ della compagnia il cuisistema di sicurezza e’ stato violato. L’FBI ha aperto nel merito un’indagine.Purtroppo ci risiamo, le carte di credito tornano ad essere oggetto degliattacchi di criminali informatici e chiaramente questi episodi non fannobene al commercio elettronico. Anzi, anche negli Stati Uniti, ultimamente,si sta diffondendo una certa diffidenza verso l’utilizzo della carta dicredito per acquisti on line, anche se il mercato americano rimane comunquepiu’ fiducioso rispetto a quello europeo.Sembra non trovare ostacoli l’offensiva degli hackers contro i sitiInternet, anche quelli piu’ protetti. Nel 2002, secondo le stime di Mi2g,societa’ specializzata nella cybersicurezza, si sono registrate oltre 45.000violazioni ed in particolare in Italia sono stati effettuati oltre 42.000acquisti on-line non “riconosciuti” con un valore medio di spesa fraudolentadi 50 euro. Dati alla mano il fenomeno delle frodi in Italia e’ cresciutodel 40% ed in Europa l’incremento ha superato il 55% con una perdita totaleannuale che ha superato i 350 milioni di euro.Ed allora quali sono le soluzioni?Prima ancora degli accorgimenti di carattere tecnico, la forma di contrastopiu’ efficiente alle frodi e’ l’informazione o meglio la gestione dei dati.Non si tratta, infatti, di chiedere nuove informazioni ai clienti, ma diincrociare ed analizzare meglio quelle che i gestori di carte di credito gia’ possiedono. Inoltre va evitata qualsiasi forma di omerta’: difatti, spessoaccade che proprietari e dirigenti di grosse societa’ preferiscono nondenunciare i danni subiti da attacchi informatici per evidenti contraccolpiin termini di credibilita’ e di immagine dell’azienda. La stessa politicaaziendale deve riservare maggiori investimenti al settore sicurezza che vacurato con la massima attenzione.]]>

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