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Il Lazio E' La Prima Regione Italiana Nel Commercio Elettronico

19 Febbraio 2003 Commenta

ROMA. Pochi giorni fa l’assessore alle attivita’ produttive del Lazio,Francesco Saponaro nel corso di una conferenza stampa, ha illustrato i datielaborati dall’Osservatorio regionale sul commercio dai quali risulta che ilLazio e’ la prima regione in Italia per questo tipo di attivita’. Nel 2002le imprese laziali che hanno effettuato il cosiddetto ‘business tocustomer’, la vendita diretta al consumatore per via telematica, sono state891, seguite subito dopo da quelle di Lombardia (842), Campania (736) ePiemonte (612).Gli esercizi commerciali del Lazio, al dettaglio e all’ingrosso, presenti suInternet con un proprio sito sono quasi 15 mila, con una netta prevalenzadella provincia di Roma (11.715), a cui fanno seguito Frosinone (1.012),Latina (976), Viterbo (811) e Rieti (323).Continua il periodo positivo del commercio elettronico ed ormai molte sonole imprese che si affacciano nello specifico settore della vendita on-line.Risultati lusinghieri per le imprese laziali, ma anche la Lombardia, laCampania ed il Piemonte hanno dimostrato un certo interesse per l’e-commerce.Le prospettive di questa nuova modalita’ di vendita che sfrutta in pieno lepotenzialita’ della Rete sono piu’ che buone in quanto si e’ in attesa dell’entrata in vigore di nuovi provvedimenti che dovrebbero regolaredefinitivamente ed incentivare le transazioni on line.Innanzitutto e’ gia’ stato annunciato dal Ministero per le attivita’produttive il nuovo provvedimento sull’e-commerce (il testo ufficiale ancoranon e’ noto) che detta nuove regole per lo shopping on-line ai sensi dell’art. 31 della legge comunitaria del 1° marzo 2001 n. 39 che dispone lemodalita’ della delega al Governo con riferimento all’attuazione dellaDirettiva n.31/2000CE (la c.d. Direttiva sull’e-commerce).Ma il commercio elettronico verra’ incentivato sicuramente anche dalla nuovaregolamentazione della firma digitale (D.P.R.) approvata di recente dalConsiglio dei Ministri (anche se ancora non ufficiale) che integra il d.lgs.n. 10/2002 sempre in esecuzione della Direttiva Comunitaria n. 93/1999. Sicompleta cosi’ il quadro normativo per l’utilizzo di questo innovativostrumento digitale, una sorta di bancomat con microchip, che viene inseritoin un apposito lettore, collegato al computer, consentendo di firmare inmodo digitale sicuro ed inalterabile qualsiasi documento elettronico.Se poi si aggiunge, tra i vari provvedimenti anche l’art. 89, della recentelegge finanziaria, che ha previsto lo stanziamento di 31 milioni di euro perfavorire l’acquisto di decoder e l’accesso alla banda larga di Internet, cisi rende conto che i tempi sono ormai maturi per una grande diffusione, suscala nazionale, del commercio elettronico.]]>

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