Il Peer-To-Peer Griffato Microsoft!
Redmond, USA – Sulla scia del successo e della grande diffusione dei software di file-sharing, la Microsoft ha rilasciato nei giorni scorsi una versione beta di un nuovo software di peer-to-peer dal nome SDK (Software Development Kit). Questo nuovo strumento messo a disposizione dalla casa di Redmond potra’ costituire un canale privilegiato con cui gli utenti della Microsoft saranno in grado di mettersi in contatto con lei in maniera molto agevole. Infatti, sara’ possibile sviluppare su questo software diversi servizi per lo scambio di informazioni o di dati, che potrebbero risultare molto utili sia per la societa’ di Bill Gates sia per i clienti (semplici consumatori o professionisti). Questi ultimi avrebbero a loro disposizione in maniera continuativa supporti di assistenza per qualunque problema relativo all’uso del computer, mentre la Microsoft riuscirebbe a “monitorare”, ovvero a tenere sotto controllo, in maniera altrettanto continuativa tutti i propri clienti. Il Kit software e’ gia’ disponibile per il sistema operativo Windows XP ed e’ stato studiato per sfruttare al meglio le capacita’ di Ipv6, la nuova versione del protocollo Internet. La nuova realizzazione e’ vista con notevole interesse da parte di numerosi operatori del mercato IT. Sembra infatti che con questo SDK la Microsoft voglia stabilire un contatto saldo e duraturo con tutti i propri clienti, i quali normalmente se ne distaccano al momento dell’acquisto della confezione di un qualunque programma nei negozi. “Supportando i modelli di scambio di informazioni sia decentralizzati sia centralizzati, la Microsoft puo’ amministrare al meglio tutte le necessita’ della propria clientela, rendendo in tal modo un servizio sempre piu’ agile, flessibile e rispondente alle esigenze degli utenti”, cosi’ afferma Jack Ozzie, vice presidente dei servizi di ricerca e sviluppo della Groove Networks. Un dubbio pero’ sorge quasi spontaneamente: quale sara’ il livello di tutela della riservatezza di tutte le informazioni che il singolo utente condividera’ con la software house? Sara’ necessario garantire il consumatore sul corretto uso che verra’ fatto dei propri dati? Al momento non e’ cosi’ facile poter trovare una risposta dato che il servizio e’ ancora in versione beta e occorrera’ un po’ di tempo perche’ raggiunga una certa diffusione.]]>
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