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Sempre Piu' Incisiva L'Azione Dell'Unione Europea Contro Il Cybercrimine

12 Febbraio 2003 Commenta

BRUXELLES. La Commissione europea ha annunciato la presentazione di un pianoper creare una task force paneuropea in grado di far fronte ai sempre piu’numerosi attacchi hacker alle reti di computer. In seguito all’attacco delvirus SQL, infatti, le autorita’ governative mondiali hanno preso a cuore ilproblema della vulnerabilita’ dei network e considerano la faccendapreoccupante quanto l’attacco terroristico dell’11 settembre.Si trattera’, in particolare, di un’agenzia europea di 15 esperti e sceriffidel web che sorvegliera’ dal 2004 le reti Internet europee per difenderledagli attacchi di hacker e virus. Il progetto della nuova agenzia prevedeoltre a un organico di 15 cyber-esperti anche la possibilita’ di aggiungerepersonale distaccato dai vari Stati membri. La gestione sara’ assicurata daun Consiglio d’amministrazione composto da rappresentanti dei Quindici, delConsiglio Ue e dell’industria del settore.Gli hackers continuano a fare paura e dopo il recente attacco alla rete daparte del virus SQL che ha assunto dimensioni di carattere mondiale, laguerra UE ai pirati informatici ormai e’ aperta.Gia’ il 19/04/02 il Consiglio dell’Unione Europea con una specifica propostadi decisione-quadro aveva ribadito la necessita’ di una maggiorecooperazione tra gli stati membri ed in particolare fra i relativi organigiudiziari per combattere in maniera efficace i crimini informaticiattraverso un’opportuna armonizzazione delle diverse normative penali. Lanecessita’ di tale proposta era stata dettata dalla rilevazione di numerosiattacchi contro sistemi di informazione da parte della criminalita’organizzata e dalle sempre piu’ pressanti preoccupazioni di attacchiterroristici contro i sistemi di informazione dei paesi dell’UE.La situazione negli ultimi tempi e’ addirittura degenerata e troppe sonostate le dimostrazioni di insicurezza della Rete. E’ ovvio, quindi che idiversi provvedimenti ed interventi di natura internazionale che si sonosucceduti nel tempo (si pensi, ad esempio, alla comunicazione dellaCommissione europea del 6 giugno 2001 intesa a creare un’agenzia europeacontro i crimini informatici, alla decisione n. 276/1999/CE del 25 gennaio1999 del Parlamento Europeo che ha come oggetto la sicurezza delle retitelematiche e la tutela dei minori on line, alla Conferenza internazionaledi Palermo che ha visto confrontarsi esperti informatici, esponenti delleforze di polizia, giuristi e studiosi di tutto il mondo sull’evoluzione delcybercrime e la convenzione di Budapest sul cybercrimine risalente ormai adoltre un anno fa, che in considerazione dei gravi reati commessi tramite laRete, si e’ contraddistinta per la notevole severita’ che ha dato luogo acontestazioni anche da parte di autorevoli giuristi italiani e che sanciscela specializzazione legislativa e la cooperazione investigativa contro ilcrimine informatico) non sono stati ritenuti sufficienti a combattere con ladovuta efficacia un fenomeno dilagante come i crimini informatici e/otelematici.]]>

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