Ecco i dieci progetti all’insegna delle nuove tecnologie.
M. Iaselli, Roma – Il Comitato dei Ministri per la societa’ dell’Informazione, presieduto dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, ha approvato ben 10 progetti di diversi dicasteri, con uno stanziamento globale di 161 milioni di euro, per sviluppare l’uso dell’innovazione tecnologica, a soli due mesi dal varo del collegato alla Finanziaria 2002 (legge n. 3/2003) che reca i fondi necessari.
I dieci progetti spaziano nei piu’ diversi settori dell’attivita’ dello Stato, delle sue amministrazioni e arrivano a coinvolgere direttamente cittadini e aziende.
Tra questi ci sono interventi per la creazione di una rete unica internazionale a banda larga che colleghera’ il nostro Paese con le proprie sedi all’estero, non solo Ambasciate ma anche uffici dell’ICE e rappresentanze varie, con un risparmio a regime di 10 milioni di € l’anno; la realizzazione di una rete di distretti digitali della filiera produttiva del tessile e abbigliamento nel Mezzogiorno; la costituzione di un portale dei servizi alle imprese in grado di fornire loro on-line oltre una ventina di servizi; un progetto per aumentare diffusione e utilizzo delle comunicazioni elettroniche non solo all’interno delle amministrazioni pubbliche ma anche da e per i cittadini e le imprese; servizi di telemedicina soprattutto per gli ospedali delle 21 isole mediterranee ed i 47 nosocomi italiani attivi in 21 Paesi; e, non ultimo, il consolidamento della sicurezza della rete della Pubblica Amministrazione centrale con monitoraggio e gestione degli incidenti informatici, ma anche un piano di formazione e aggiornamento del personale.
Il Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie prosegue nella sua politica molto accorta e coerente in tema di innovazione tecnologica. Difatti, inizialmente, con la Finanziaria 2002 e specialmente con l’art. 26 e’ stato previsto un fondo per il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica nelle Pubbliche Amministrazioni.
In questo modo e’ stata garantita una disposizione di base e di sostegno per lo stesso Piano di e-government del nostro paese, e nello stesso tempo si sono definite con precisione le funzioni, nello specifico settore, del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie che deve individuare con proprie direttive le linee strategiche, la pianificazione e le aree di intervento dell’innovazione tecnologica nelle pubbliche amministrazioni, e verificarne l’attuazione; approvare, con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il piano triennale ed i relativi aggiornamenti annuali di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, entro il 30 giugno di ogni anno;
valutare la congruenza dei progetti di innovazione tecnologica che ritiene di grande valenza strategica rispetto alle direttive di cui alla lettera a) ed assicurare il monitoraggio dell’esecuzione; individuare i progetti intersettoriali che devono essere realizzati in collaborazione tra le varie amministrazioni interessate assicurandone il coordinamento e definendone le modalita` di realizzazione; valutare, sulla base di criteri e metodiche di ottimizzazione della spesa, il corretto utilizzo delle risorse finanziarie per l’informatica e la telematica da parte delle singole amministrazioni; stabilire le modalita` con le quali le pubbliche amministrazioni comunicano le informazioni relative ai programmi informatici, realizzati su loro specifica richiesta, di cui esse dispongono, al fine di consentirne il riuso previsto dall’articolo 25, comma 1, della legge 24 novembre 2000, n. 340; individuare specifiche iniziative per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti e per le isole minori; promuovere l’informazione circa le iniziative per la diffusione delle nuove tecnologie.
Successivamente e quasi contestualmente e’ stato emanato il collegato alla Finanziaria e cioe’ la legge n. 3 del 2003 che all’art. 27 stabilisce che il Ministro, sentito il Comitato dei Ministri per la societa’ dell’informazione, individua i progetti di grande contenuto innovativo, di rilevanza strategica, di preminente interesse nazionale, con particolare attenzione per i progetti di carattere intersettoriale e per gli stessi progetti del Dipartimento per l’Innovazione e le Tecnologie con l’indicazione degli stanziamenti necessari per la realizzazione di ciascuno di essi.
Per il finanziamento del Fondo previsto dall’art. 26 della Finanziaria e dal comma 2 dell’art. 27 della legge n. 3/2003 e’ stata autorizzata la spesa di 25.823.000 euro per l’anno 2002, 51.646.000 euro per l’anno 2003 e 77.469.000 euro per l’anno 2004.
Lo stesso collegato alla Finanziaria prevede che entro un anno dalla sua entrata in vigore saranno emanati uno o piu’ regolamenti, ai sensi dell’articolo 117, sesto comma, della Costituzione e dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, per introdurre nella disciplina vigente le norme necessarie ai fini del conseguimento dei seguenti obiettivi: diffusione dei servizi erogati in via telematica ai cittadini e alle imprese (servizi on line); diffusione e uso della carta nazionale dei servizi; diffusione dell’uso delle firme elettroniche; ricorso a procedure telematiche da parte della pubblica amministrazione per l’approvvigionamento di beni e servizi (e-procurement);
estensione dell’uso della posta elettronica nell’ambito delle pubbliche amministrazioni e dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e privati (teleamministrazione); generalizzazione del ricorso a procedure telematiche nella contabilita’ e nella tesoreria (mandato informatico); alfabetizzazione informatica dei pubblici dipendenti; impiego della telematica nelle attivita’ di formazione dei dipendenti pubblici (e-learning); diritto di accesso e di reclamo esperibile in via telematica da parte dell’interessato nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
Considerate quindi simili premesse e le “Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’informazione†che tra l’altro hanno gia’ portato a tutta una serie di iniziative di e-Government, sia a livello centrale (Portale nazionale del cittadino, carta d’identita’ elettronica, etc.) che locale (ben 138 progetti gia’ messi in cantiere d’intesa con Regioni, Province e Comuni) si inquadrano perfettamente i 10 progetti approvati che riguardano cinque aree specifiche: la competitivita’ del Paese, la cultura nazionale, l’educazione e l’alfabetizzazione digitale, la telemedicina e l’e-Government attraverso l’utilizzo piu’ massiccio e proficuo delle tecnologie in rete.
In particolare i 10 progetti sono:
1. Rete internazionale;
2. Portale alle imprese:
3. Comunicazione elettronica (e-mail);
4. Sicurezza ICT nella p.a. centrale;
5. Rete di Distretti Digitali Industriali nel tessile e nell’abbigliamento;
6. Rete di biblioteche per la scuola;
7. La scuola in ospedale;
8. Biblioteca Digitale Italiana e il Network Turistico Culturale;
9. Rete e Centri per l’ e-learning delle biblioteche;
10. Servizi di telemedicina;
Nei prossimi articoli illustrerò approfonditamente ogni singolo progetto.
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