La digitalizzazione degli Uffici Pubblici.
Roma – Commento alla Direttiva del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie in G.U. n. 52 del 4/03/03 “Le linee guida in materia di digitalizzazione dell’Amministrazione†del 20/12/2002.
Con tale Direttiva, indirizzata a tutte le amministrazioni centrali dello Stato e agli enti pubblici sottoposti alla vigilanza ministeriale, il Ministro Stanca intende dare un decisivo colpo d’acceleratore ad un cambiamento gia’ avviato dalla P.A. al fine di ottenere miglioramenti rapidi, verificabili e percepibili nell’azione pubblica realizzando, altresi’, un passo ulteriore: “fare delle tecnologie della comunicazione ed dell’informazione un fattore di crescita organizzativa, procedurale, formativa e culturale per le amministrazioni, allo scopo di operare una reale attuazione delle norme in azioni concrete per la modernizzazione dell’intero apparato pubblicoâ€.
Progetto sicuramente ambizioso quello di questa nuova Direttiva del Ministro Stanca che tende ad ottenere dagli Uffici Pubblici quel salto di qualita’ che gia’ si intravedeva nella precedente Direttiva del 21 dicembre 2001.
Partendo dal protocollo informatico si auspica la piena operativita’ della digitalizzazione dei flussi di documentazione interna strutturata che consente, tra l’altro, lo snellimento, la tracciabilita’ ed il monitoraggio continuo dei documenti da parte degli utenti. In tale ottica sono stati previsti, sin dall’anno precedente, gli Uffici digitali da intendersi come unita’ in cui le Amministrazioni, dopo avere selezionato, pochi, ma efficaci servizi di particolare importanza e visibilita’ per il cittadino, potranno processarli elettronicamente tramite sistemi di gestione di flussi documentali.
La teleamministrazione, in questo modo, potra’ trovare la sua piu’ completa realizzazione. Difatti, una volta riconosciuto il valore giuridico dell’atto amministrativo nella sua forma elettronica, il principale effetto e’ quello di renderlo disponibile in rete, senza confini di distanza, con possibilita’ di strutturare flussi di lavoro (workflow) sempre in forma elettronica, impostando una pratica amministrativa unica, a perfezionamento progressivo, qualunque sia il numero degli uffici o delle amministrazioni interessate.
La nuova Direttiva prende di mira i famosi dieci obiettivi previsti dalle “Linee Guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’Informazione nella legislatura†approvate dal Consiglio dei Ministri il 31 maggio 2002 e cioe’ i Servizi on line; la Carta di Identita’ Elettronica – Carta Nazionale dei Servizi; la Firma digitale; l’e-Procurement; la Posta elettronica; gli Impegni e mandati di pagamento gestiti on-line; l’Alfabetizzazione certificata di tutti i dipendenti pubblici; la Formazione erogata via e-Learning; l’Accesso on-line all’iter delle pratiche; la Qualita’.
Ovviamente e’ impossibile realizzare in pieno simili obiettivi per il 2003, per cui e’ stato prescritto un livello minimo raggiungibile grazie anche all’apporto di importanti interventi infrastrutturali quali la valorizzazione del patrimonio informativo; lo sviluppo del Sistema Pubblico di Connettivita’; il raccordo dei siti delle singole amministrazioni con il portale nazionale per i cittadini e con quello per le imprese; lo sviluppo dei siti Internet pubblici e la contestuale adozione del dominio di secondo livello gov.it.; la diffusione della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e della Carta di Identita’ Elettronica (CIE); l’attivazione del sistema dei pagamenti elettronico; la Sicurezza ICT e la privacy.
Il punto centrale della Direttiva Ministeriale e’ comunque rappresentato dai suggerimenti rivolti ai vari Ministeri nello specifico settore ICT e che dovranno essere recepiti nei prossimi immediati programmi ministeriali. Essi riguardano:
• la visione generale sullo sviluppo dell’ICT a supporto del miglioramento dei servizi e dell’efficienza interna, indicando gli obiettivi da raggiungere gia’ nel 2003 espressi, per i dieci obiettivi di legislatura, attraverso indicatori gia’ identificati e per gli obiettivi specifici dell’amministrazione, attraverso altri indicatori individuati dall’amministrazione stessa;
• i principali progetti di sviluppo, legati alla realizzazione dei dieci obiettivi di legislatura e degli obiettivi specifici dell’Amministrazione che si intendono perseguire nel 2003, con la specifica, per ognuno di essi, dei risultati previsti, dei tempi di realizzazione, delle risorse umane, strumentali e finanziarie ad essi destinate;
• le iniziative che saranno attivate per la rilevazione e l’analisi della soddisfazione degli utenti e per il suo miglioramento;
• gli interventi di razionalizzazione sui sistemi correnti, da attuare o impostare nel 2003, con la specificazione delle aree di intervento prescelte, dei risultati attesi in termini di maggior economicita’, dei tempi di realizzazione, degli eventuali investimenti iniziali necessari;
• le aree in cui l’amministrazione intende partecipare ai progetti comuni di razionalizzazione, agli interventi infrastrutturali ed ai progetti di sviluppo trasversali promossi dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie;
• le azioni che saranno intraprese per lo sviluppo delle competenze informatiche del personale e per l’adeguamento qualitativo e quantitativo del personale dedicato all’ICT;
• la definizione di uno specifico “progetto misurazioneâ€, che preveda l’adozione di modalita’ sistematiche di rilevazione ed analisi delle informazioni riguardanti lo stato di avanzamento dei progetti, lo stato dell’informatizzazione, l’efficienza di gestione raggiunta, i risultati ed i benefici conseguiti.
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