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Smau Presenta Il Manifesto Dell'Innovazione

7 Marzo 2003 Commenta

Roma – Antonio Emmanueli, Presidente Smau, ha presentato alla presenza dei Ministri Lucio Stanca e Maurizio Gasparri, e di un panel di protagonisti del settore ICT – Enterprise Ericsson, IBM, Microsoft, Rai, Mediaset, Finsiel – il Manifesto dell’Innovazione, un documento che stimola i protagonisti del Sistema Paese – istituzioni, media, mondo accademico, aziende e utenti – a modificare le proprie priorita’ a favore dell’innovazione tecnologica. Secondo Emmanueli: “L’Italia ha colto solo in parte le enormi opportunita’ offerte dal cambiamento, perdendo importanti quote del mercato mondiale dell’export e si trova a competere con Paesi che sono riusciti a crescere in modo piu’ rapido ed efficiente grazie all’adozione delle nuove tecnologie. Per questo motivo, oggi non c’e’ alternativa all’innovazione: di business, di prodotto, di design, di marketing, di organizzazione, di processo. L’Italia e’ poco competitiva perche’ ha una limitata capacita’ di innovazione, che si basa soprattutto su fattori rapidamente imitabili, ha un modesto contenuto di ricerca ed e’ frutto di iniziative isolate, e raramente si avvale della collaborazione di partner internazionali. Il problema va al di la’ della competitivita’ del sistema aziende, ma coinvolge la capacita’ italiana di esprimere una societa’ avanzata e moderna”. Le considerazioni di Emmanueli partono dai dati dell’Information Society Index (ISI) elaborato dalla societa’ di ricerche IDC, secondo il quale l’Italia, nonostante gli sforzi, e’ rimasta ferma nella 23a posizione in cui si trovava alla fine del 2001. L’ISI riflette la capacita’ di creare, elaborare, accedere e sfruttare l’informazione (e la tecnologia a supporto della stessa) da parte dei diversi Paesi. Concludendo la presentazione, Emmanueli ha dichiarato: “Oggi, attraverso il Manifesto dell’Innovazione, Smau, che da quarant’anni, e’ un osservatorio privilegiato sul mondo della tecnologia e dell’innovazione, vuole contribuire fattivamente proponendo a tutti i protagonisti del Sistema Paese – istituzioni, media, mondo accademico, aziende e utenti – di allargare la diffusione della cultura dell’innovazione e lo sviluppo di nuovi valori, e modificare le priorita’ nell’indirizzo: un impegno da condividere in tutti gli ambienti, e senza distinzioni di tipo economico o politico. L’innovazione deve diventare una preoccupazione costante per tutti coloro che hanno una responsabilita’ diretta nella conduzione dell’economia, delle imprese e delle amministrazioni, espressione trasversale e unificante della volonta’ condivisa dalla classe dirigente del paese piu’ sensibile e lungimirante”. La ricerca IDC sull’Information Society Index e’ presente, insieme a contributi di esponenti delle istituzioni, delle universita’ e delle aziende, nel volume “Italia.ICT. Innovazione e competitivita’ del Sistema Paese”, pubblicato nella collana Smau Ricerche.]]>

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