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La Protezione Dei Contenuti Digitali Secondo IBM Si Chiama xCP

8 Aprile 2003 Commenta

Las Vegas, USA – La conferenza annuale della NAB (National Association ofBroadcaster) per IBM e’ stata l’occasione per fare un po’ di luce su xCP,una tecnologia che rappresenta la soluzione di Big Blue per la protezionedei contenuti digitali nel settore del cosiddetto home-networking. Ormaianche l’ambiente casalingo viene visto come un luogo in cui diversidispositivi interconnessi sono capaci di riprodurre audio e video in maniera’controllata’ usando un sistema di crittografia che richiede la cooperazionedi ogni singolo dispositivo al fine di generare un identificativo’casalingo’ univoco per ogni casa. Grazie al protocollo xCP e alla suacapacita’ di propagazione automatica, tutti gli apparecchi elettronicipresenti all’interno di una casa come lettori di CD, DVD, MP3, palmari,cellulari, ecc. possono essere abilitati o meno alla riproduzine dideterminati contenuti digitali con scarsa o addirittura senza interazionecon i servizi Internet. IBM ovviamente ha presentato anche gli strumentinecessari per la produzione dei contenuti utilizzabili sui dispositiviabilitati a xCP. La piattaforma DMC (Digital Media Center) – con i serverdella linea eServer pSeries su AIX e Linux, la soluzione di storageFAStTStorage ed i servizi di IBM Global Services – costituisconol’infrastruttura necessaria ai content-provider per l’utilizzo dei nuoviambienti di produzione e distribuzione digitali.]]>

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