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L'E-Commerce Rimane Ancora Al Palo

18 Aprile 2003 Commenta

NAPOLI. Proprio di recente sono stati resi pubblici i risultati dell’IBI -Internet Benchmarking Italia, il rapporto annuale relativo al 2002 su”numeri, fatti e tendenze”, realizzato dal Distretto dell’Audiovisivo e dell’Ict e giunto ormai alla sesta edizione. Il rapporto analizza circa 18.000siti, prendendo in esame, in particolare, le attivita’ produttive presentisu Internet (quante sono le aziende, come sono distribuite sul territorionazionale, come hanno impostato la loro attivita’ on line, quali sono lecaratteristiche e la struttura dei siti realizzati, quali esperienze hannomaturato, quali risultati, ecc.). Purtroppo i risultati di tale osservatorionon sono confortanti considerati i circa 1.400 siti di e-commerce spariti inun anno e con il 60% di quelli attivi che non compare nei motori di ricerca.E’ sparita anche una percentuale tra il 15 e il 20% dei posti di lavoro (edelle relative imprese) della net economy.Risultati allarmanti, ma non eccessivamente preoccupanti, specie in un’ottica futura, quelli dell’IBI che trovano una motivazione evidente in unperiodo piuttosto difficile che la net economy ha attraversato nel 2002,come un po’ tutta l’economia, a causa della negativita’ del ciclo degliinvestimenti e della stagnazione dei consumi. Se si aggiungono a talidifficolta’ di ordine economico anche la persistente mancanza di fiducia deiconsumatori nei siti di e-commerce e le difficolta’ di ordine tecnico chespesso gli utenti incontrano nella navigazione si comprende il perche’ di unsimile bilancio finale.Ma lo stesso rapporto, per la verita’, lascia intravedere spiragli diripresa che gia’ si sono visti agli inizi di quest’anno come l’introduzionedelle tecnologie ICT favorita dal nostro Governo grazie all’incessanteattivita’ del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e la diffusionedella banda larga. La stessa Finanziaria 2003 a conferma di taliorientamenti, presenta interessanti disposizioni a favore delle nuovetecnologie: in particolare l’art. 26 che prevede l’istituzione di un fondoper il finanziamento di progetti di innovazione tecnologica nelle pubblicheamministrazioni, l’art. 27 che prevede l’istituzione di un fondo specialedenominato “Pc ai giovani” e l’art. 89 che prevede incentivi per l’acquistoo il noleggio di ricevitori per la televisione digitale terrestre e perl’accesso alla larga banda principalmente per la connessione ad Internet.La new economy, come e’ noto prende origine dagli Stati Uniti di America.L’Information Technology Communication ha oltre 40 anni di “esperienza”,mentre in Europa e nel nostro paese e’ un giovane non ancora “maggiorenne”.La new economy considera tutte le attivita’ aziendali che fanno uso dellepiattaforme di comunicazione quale mezzo principale per le transazioni e icontratti. In sostanza si tratta di attivita’ o iniziative che convergonoall’affermazione della rete delle reti (internet) quale canale di commercio,ponendo le aziende in condizione di non sfuggire all’utilizzo delle nuovetecnologie anche perche’ e’ un grosso ausilio al contenimento dei costi.]]>

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