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Assintel: L'85% Delle Aziende Italiane Ha Procedure Di Sicurezza Informatica

14 Maggio 2003 Commenta

Milano – Sono stati presentati oggi a Milano i risultati di un’indagine Assintel sullo stato attuale del mercato e della tecnologia relativa alla Sicurezza e alle soluzioni di Business Continuity condotta nei mesi di marzo e aprile su un campione di 400 aziende medio-grandi, dai 50 ai 1000 addetti, su due livelli di analisi: l’area di Milano e provincia e il contesto italiano. Il convegno, moderato da Gianni Catalfamo, consigliere della Federazione per l’Economia Digitale, ha analizzato assieme ai rappresentanti di Mate, Oracle, Generation 3, Computer Associates, Deloitte Consulting, 3Com Italia e Symantec, l’evoluzione delle soluzioni di Business Continuity e dei prodotti di Security a fronte della crescente richiesta di sicurezza delle aziende italiane, in particolar modo delle PMI, che sempre piu’ operano in rete e sono quindi particolarmente sensibili alla pianificazione e alla gestione dei processi di sicurezza, oltreche’ all’individuazione delle aree aziendali a maggior rischio di intrusione. L’indagine, come riportato da una nota a cura di Assintel, ha portato ai seguenti risultati: Le aziende che hanno attivato procedure di sicurezza informatica o che hanno intenzione di farlo a breve sono l’85%; La figura del Responsabile della Sicurezza aziendale e’ presente nel 72% delle imprese intervistate; Solo il 35% delle aziende ha allocato un budget di spesa per la sicurezza IT; L’8% delle imprese milanesi non ha alcun interesse riguardo al problema della sicurezza del proprio sistema informativo, percentuale che sale al 12% se si analizza il campione italiano; Il 9% afferma di aver subito conseguenze importanti da attacchi al sistema informativo, il 31% risponde che le conseguenze sono state poco importanti mentre il 60% non ha subito (o non se ne e’ accorta) alcun tipo di attacco; Il 94% delle aziende ha risposto di aver dovuto affrontare il problema virus; Solo il 10% invece ha subito accessi non autorizzati ai dati aziendali; Il 96% delle aziende ha almeno una procedura di backup o salvataggio dei dati, manuale o automatica; La quasi totalita’ delle aziende intervistate dispone di un software antivirus, precisamente il 99%; Il 68% ha un sistema di monitoraggio degli accessi, mentre il 3% lo attivera’ a breve; Il firewall e’ presente nel 76% dei casi e c’e’ un 1% che lo adottera’ a breve. La percentuale supera il 90% in quelle aziende che fanno uso di Extranet; Il 76% ha un sistema di disaster recovery e l’1% lo acquistera’ a breve. La percentuale scende ad un modesto 43% se si esamina il campione italiano rispetto a quello milanese; Le aziende che hanno risposto di avere attivato procedure di sicurezza fisica sono il 76% e l’1% lo fara’ a breve; Il 79% dispone di un sistema antincendio; Il 59% dispone di locali dedicati con un accesso controllato; Il 23% dispone invece di impianti televisivi di controllo; La climatizzazione dei locali e’ presente nel 76% del campione analizzato; Per tutelarsi maggiormente dai tentativi di intrusioni, il 42% del campione ha risposto di aver aumentato il livello di controllo sull’utilizzo dei dati, mentre il 13% lo fara’ a breve; Le aziende che hanno aumentato il livello di sicurezza fisica e logica per paura di intrusioni sono il 44%, con un 18% che lo fara’ a breve; Il 75% ha investito denaro per aumentare la sensibilita’ al problema sicurezza dei propri dipendenti e l’8% lo fara’ a breve; Il 34% del campione ha deciso che i propri dipendenti debbano seguire procedure piu’ rigide per l’utilizzo del sistema informativo, mentre il 12% tentera’ questa strada a breve; A chiusura dell’indagine abbiamo chiesto se per aumentare la sicurezza del sistema informativo verso i tentativi di intrusione si fosse implementata una strategia complessiva di sicurezza e il 47% ha risposto in modo affermativo mentre per il 6% verra’ fatto a breve. L’indagine completa e gli atti del convegno saranno disponibili da domani sul sito www.assintel.it.]]>

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