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La Doppia Faccia Dell'MP3: Condanne Penali E Primi Successi Per Un Servizio A Pagamento

19 Maggio 2003 Commenta

Roma – Quello del file sharing e’ un tema assai ricorrente nelle “e-discussioni” delle ultime settimane: se ne e’ parlato sia per le proposte, piu’ spesso vere e proprie provocazioni, che quotidianamente si fanno largo sulle cronache di tutto il Mondo e piu’ diffusamente in occasione dell’entrata in vigore del D.Lgs. 68/2003 che ha recepito la Direttiva CE 29/2001 c.d. EUCD (European Union Copyright Directive). Se poi il caso Napster (A&M Records Inc. v. Napster, 2001) ha tracciato le guide lines per l’interpretazione del DMCA (Digital Millenium Copyright Act) negli USA e ha definito le responsabilita’ dei servizi di file sharing, le ultime notizie provenienti dalla “Rete della Musica” prospettano un futuro tutt’altro che chiaro per l’utenza media. Risale infatti a pochi giorni fa la decisione di un gruppo di majors con la quale sono stati convenuti in un giudizio penale di fronte al Tribunale di Sidney tre giovani rei (secondo la parte lesa) di aver danneggiato il business delle aziende in questione tramite un servizio di file sharing musicale, cagionando perdite per ben 33 milioni di euro. La sanzione che potrebbe essere comminata contro i tre studenti va dai 33 euro per ogni illecito commesso fino ad addirittura cinque anni di reclusione; due eventualita’ a dir poco eclatanti se si considera che in una simile fattispecie una Corte statunitense ha ritenuto sufficiente un risarcimento di 15.000 dollari. Dall’altra parte abbiamo invece un dato che fa ben sperare le case discografiche: il successo del servizio a pagamento per scaricare musica lanciato da Apple in America per i propri utenti; in sole due settimane sono stati effettuati ben due milioni di acquisti nell’I-tunes Music Store di Jobs & Co.. sta di fatto che finalmente e’ possibile scaricare musica in maniera lecita; resta da vedere se tutto cio’ proseguira’ per “la retta via”, essendo gia’ stati lamentati alcuni “furti” da parte di hackers pronti a prelevare gratuitamente i files per poi scambiarli con i soliti metodi. Riuscira’ a fermarli la minaccia di finire in una prigione “vecchio stile”?]]>

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