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Lo SMAU Replica Al Piano Ministeriale Per L'Innovazione Delle Imprese.

18 Luglio 2003 Commenta

MILANO. A seguito dell’annuncio di incentivi fiscali per promuoverel’innovazione tecnologica nel nostro Paese – dato lo scorso lunedi’ dalMinistro delle Attivita’ Produttive, Antonio Marzano, e dal Ministrodell’Innovazione, Lucio Stanca – il Presidente di Smau, Antonio Emmanueli,ribadisce l’importanza di un intervento ampio e programmatico delleistituzioni a sostegno della competitivita’ dell’Italia in un contestoeconomico globale.Il Piano dei Ministri risponde in gran parte a una delle premesse contenutenel Manifesto per l’Innovazione, presentato da Smau lo scorso aprile, in cuisi chiedeva una preoccupazione costante e condivisa sull’Innovazione daparte di tutti coloro che hanno maggiori responsabilita’ nella conduzionedell’economia, delle imprese e delle amministrazioni.”L’annuncio dei Ministri Marzano e Stanca conferma la nostra convinzione: lastrada dell’innovazione e’ percorribile solamente se le istituzioni sarannoin grado di rispondere in modo rapido e agile alla sfida che il Paese etutta la sua compagine economica stanno oggi affrontando – ha dichiaratoAntonio Emmanueli. Ciononostante, dal nostro punto di osservazione vediamoche non e’ solo un intervento pubblico in materia fiscale che puo’promuovere una cultura dell’Innovazione. L’investimento per la creazione exnovo di una cultura implica un coinvolgimento a tutto campo del governo edelle istituzioni – con ricadute in ambito di formazione, infrastrutture,enti locali, tra gli altri – e di tutti gli attori in campo, dairappresentanti delle aziende di tutte le dimensioni e alle organizzazioniche promuovono le industrie”.Il Manifesto per l’Innovazione promosso da Smau, cui fino ad ora hannoaderito personalita’ del mondo istituzionale, industriale e culturale delPaese, sottolinea l’importanza di interventi nel sistema formativo e dellaricerca con maggiori investimenti e coraggiose riforme e ristrutturazioni.Le priorita’ identificate dal Manifesto riguardano interventi sulle aree chepresentano maggiori criticita’: l’innovazione di business e prodotto; lacreazione di nuovi distretti industriale; lo sviluppo di una rete a bandalarga; l’e-government; la sicurezza delle reti e dei sistemi ICT; lapromozione e il finanziamento di start-up; lo sviluppo, l’aggregazione el’internazionalizzazione delle piccole e media imprese.L’innovazione prospera dove il mercato e’ pronto ad accettare le novita’: eoccorre investire maggiormente in risorse e sistemi per creare competenze epromuovere una cultura ICT diffusa, che renda a tutti piu’ facile accostarsiagli strumenti e alle applicazioni delle nuove tecnologie. Solo in tal modosara’ possibile elevarsi verso posizioni piu’ competitive nella classificadell’Information Society Index (ISI) elaborata dagli analisti della societa’IDC, secondo cui l’Italia e’ ferma alla 23a posizione dal 2001.Per consultare l’elenco degli aderenti al Manifesto dell’innovazione:www.smau.it]]>

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