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Pronto il nuovo Codice delle comunicazioni elettroniche.

6 Agosto 2003 Commenta

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo mediante il quale verra’ adottato il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche che riunisce i due testi preliminarmente approvati dal Governo nei mesi scorsi. Si tratta di un intervento legislativo di particolare rilevanza, che sostituisce il codice postale, di bancoposta e telecomunicazioni del 1973.
Il nostro paese e’ tra i primi dell’Unione Europea che si e’ adeguato al nuovo quadro regolatorio europeo entrato in vigore Venerdi’ 25 luglio, data ultima per l’adozione della normativa. Al momento solo altri cinque paesi, Finlandia, Danimarca, Svezia, Regno Unito e Irlanda, hanno rispettato il termine per l’introduzione della direttiva sulle nuove norme per le reti di comunicazione elettronica ed i servizi di tlc.

Fortunatamente l’Italia almeno nel settore delle comunicazioni elettroniche non incorra’ nelle sanzioni della Commissione europea che, difatti, ha comunicato di adottare provvedimenti formali contro quei Paesi membri che in violazione delle norme europee non trasporranno in tempi brevi nella propria legislazione la nuova legge quadro in materia di telecomunicazioni. Lo ha affermato in una nota il commissario Ue per le imprese e la societa’ dell’informazione, Erkki Liikanen: “La Commissione europea – ha detto – e’ determinata a prendere tutte le misure necessarie per assicurare la piena applicazione del nuovo quadro normativo e avviera’ nelle prossime settimane le procedure previste contro quei paesi membri che non hanno ancora proceduto alla trasposizione dei regolamenti”.
Si ricorda che il primo paese che ha ubbidito alle disposizioni Ue e’ stata la Finlandia, il 23 maggio, seguita dalla Danimarca il 4 giugno, dal Regno Unito il 17 giugno e dall’Irlanda il 21 giugno. La Spagna e Austria dovrebbero essere “molto vicine” alla trasposizione delle norme. Mentre per altri paesi, fra i quali Germania e Francia, il ritardo appare maggiore e senza immediati interventi la Commissione non potra’ non avviare le procedure di infrazione previste in caso di violazione del diritto comunitario. Il nuovo pacchetto regolatorio per il settore delle reti di tlc e’ stato adottato dal Parlamento e dal Consiglio della UE nel marzo 2002 e sostituisce il precedente quadro di norme risalente al 1998.
Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche approvato dal nostro Consiglio dei Ministri presenta nei primi due titoli, dedicati ai principi generali ed alle reti e servizi di comunicazione elettronica ad uso pubblico, la parte piu’ significativa e maggiormente innovativa per il mercato.
Tra le principali novita’ si ricordano:

• si abbandona il regime della licenza e viene introdotto il regime unico dell’autorizzazione generale, vale a dire una autorizzazione che consegue automaticamente, in assenza di un diniego dell’amministrazione, alla dichiarazione dell’operatore, consentendo di dare inizio all’attivita’ senza attendere un formale provvedimento di abilitazione;

• gli obblighi posti a carico degli ex monopolisti e degli operatori, individuati dall’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni come aventi un significativo potere di mercato, dipendono dall’esito di una analisi di mercato effettuata dalla stessa Autorita’, che indica, caso per caso, le misure occorrenti, volte ad apportare i necessari correttivi alle eventuali distorsioni del mercato;

• vengono promossi l’innovazione e lo sviluppo di reti e servizi di comunicazione elettronica a larga banda; in questo settore rivestono un ruolo di grande rilievo le Regioni e gli Enti locali che dovranno individuare i livelli avanzati di reti e servizi a larga banda, definire quelli minimi di disponibilita’ a livello locale, promuovere iniziative per fornire un sostegno agli anziani, ai disabili, ai consumatori a basso reddito, utilizzando i fondi pubblici che si renderanno disponibili;

• viene introdotto il cosiddetto trading delle frequenze, vale a dire la possibilita’ per gli operatori di cedere sul mercato frequenze loro assegnate ad altri operatori muniti dei necessari requisiti;

• restano in piedi tutti gli obblighi di servizio universale (fornitura di postazione telefonica fissa, elenco abbonati, telefoni pubblici a pagamento, misure per i disabili, numeri di emergenza, tra cui il numero unico di emergenza europeo 112);

• la completa depenalizzazione della violazione originariamente prevista dall’art.195 del codice postale per l’esercizio di un impianto di telecomunicazione senza autorizzazione, salvo quando l’impianto sia destinato alla radiodiffusione, ipotesi questa in cui permane il reato.

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Pronto Il Nuovo Codice Delle Comunicazioni Elettroniche

4 Agosto 2003 Commenta

ROMA. Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 31 luglio scorso haapprovato un decreto legislativo mediante il quale verra’ adottato il nuovocodice delle comunicazioni elettroniche che riunisce i due testipreliminarmente approvati dal Governo nei mesi scorsi. Si tratta di unintervento legislativo di particolare rilevanza, che sostituisce il codicepostale, di bancoposta e telecomunicazioni del 1973. Il nostro paese e’ trai primi dell’Unione Europea che si e’ adeguato al nuovo quadro regolatorioeuropeo entrato in vigore Venerdi’ 25 luglio, data ultima per l’adozionedella normativa. Al momento solo altri cinque paesi, Finlandia, Danimarca,Svezia, Regno Unito e Irlanda, hanno rispettato il termine perl’introduzione della direttiva sulle nuove norme per le reti dicomunicazione elettronica ed i servizi di tlc.Fortunatamente l’Italia almeno nel settore delle comunicazioni elettronichenon incorra’ nelle sanzioni della Commissione europea che, difatti, hacomunicato di adottare provvedimenti formali contro quei Paesi membri che inviolazione delle norme europee non trasporranno in tempi brevi nella proprialegislazione la nuova legge quadro in materia di telecomunicazioni. Lo haaffermato in una nota il commissario Ue per le imprese e la societa’ dell’informazione, Erkki Liikanen: “La Commissione europea – ha detto – e’determinata a prendere tutte le misure necessarie per assicurare la pienaapplicazione del nuovo quadro normativo e avviera’ nelle prossime settimanele procedure previste contro quei paesi membri che non hanno ancoraproceduto alla trasposizione dei regolamenti”.Si ricorda che il primo paese che ha ubbidito alle disposizioni Ue e’ statala Finlandia, il 23 maggio, seguita dalla Danimarca il 4 giugno, dal RegnoUnito il 17 giugno e dall’Irlanda il 21 giugno. La Spagna e Austriadovrebbero essere “molto vicine” alla trasposizione delle norme. Mentre peraltri paesi, fra i quali Germania e Francia, il ritardo appare maggiore esenza immediati interventi la Commissione non potra’ non avviare leprocedure di infrazione previste in caso di violazione del dirittocomunitario. Il nuovo pacchetto regolatorio per il settore delle reti di tlce’ stato adottato dal Parlamento e dal Consiglio della UE nel marzo 2002 esostituisce il precedente quadro di norme risalente al 1998.Il nuovo codice delle comunicazioni elettroniche approvato dal nostroConsiglio dei Ministri presenta nei primi due titoli, dedicati ai principigenerali ed alle reti e servizi di comunicazione elettronica ad usopubblico, la parte piu’ significativa e maggiormente innovativa per ilmercato.]]>

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