Home » Focus del mese

Evasione fiscale: Archivi informatici per la catalogazione degli immobili

25 Settembre 2003 Commenta

M. Iaselli, Frosinone РUn grande archivio informatico per la catalogazione degli immobili ubicati nel territorio comunale ̬ il progetto di sistema informativo territoriale denominato Immateria, presentato dal comune di Frosinone al Com-Pa di Bologna.
Tale progetto ha l’obiettivo di consentire una gestione piu’ efficiente ed efficace dell’intero sistema organizzativo del comune, con particolare riferimento ai tributi, cosi’ da ottenere un sensibile recupero di evasione fiscale.
Il sistema ha lo scopo di catalogare tutti gli immobili comunali e predisporre un sistema informatizzato per la raccolta e organizzazione dei dati che li riguardano. Il programma e’ gia’ partito con la raccolta dei dati che poi dovranno essere uniti all’interno di un unico data base.

Ormai gia’ da tempo si parla di informatizzazione dei pubblici uffici anche se tale concetto ha subito una naturale evoluzione: si e’ difatti passati dall’introduzione dei primi strumenti informatici atti a permettere un’efficiente gestione delle risorse documentali all’attuale fase di teleamministrazione e digitalizzazione delle attivita’ amministrative.
Nel corso di questi ultimi anni gli interventi legislativi e regolamentari, che hanno disciplinato l’intero sistema informatico della Pubblica Amministrazione, hanno sempre mirato ad assicurare al Governo ed all’intera Pubblica Amministrazione un patrimonio informativo pubblico organico e affidabile, a garantire a tutti i cittadini l’accesso on-line ai diversi servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni, a collegare funzionalmente l’uso delle nuove tecnologie in ambito pubblico con una profonda riforma del modo d’essere e d’operare della Pubblica Amministrazione, a rafforzare l’assetto istituzionale della Pubblica Amministrazione nel settore informatico.
Come e’ noto questi sono gli obiettivi del piano d’azione sull’e-government e la loro realizzazione non puo’ prescindere dall’indispensabile attivita’ di regolamentazione per la creazione dei nuovi sistemi informatici pubblici.
Gia’ l’Autorita’ per l’Informatica della Pubblica Amministrazione (ora CNIPA) aveva come obiettivo dichiarato dei propri piani triennali la creazione di un sistema informatico unitario che favorisse la cooperazione telematica tra amministrazioni e l’integrazione e la condivisione delle informazioni. Lo strumento individuato e’ stata la c.d. Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione il cui obiettivo fondamentale (per la verita’ ancora non pienamente realizzato) e’ l’interconnessione telematica per la cooperazione applicativa di sotto-sistemi informatici all’interno e tra amministrazioni a livello centrale e locale, ma anche aperti all’utenza esterna.

E’ stato cosi’ che l’Autorita’ ha avviato sin dal 1997 una serie di iniziative di regolamentazione orientate alla definizione di standard e norme per la gestione di flussi informativi anche di natura documentale in forma digitale con l’obiettivo di “aumentare la qualita’ complessiva delle basi informative della P.A.”, ma anche la quantita’ di materiali informatici. Si sono in particolare sviluppati progetti intersettoriali che hanno avuto – e hanno tuttora – il limite di costituire iniziative fortemente centralizzate, anche se in tutti i documenti dell’Autorita’ si sottolinea la volonta’ di favorire la cooperazione e l’interazione consentendo alle amministrazioni l’autonomia nella definizione della natura e nelle modalita’ di gestione delle informazioni (Sistema per l’accesso e l’interscambio anagrafico, Sistema d’interscambio catasto-comuni, Sistema di comunicazione dei dati territoriali, registri delle imprese ed altri registri automatizzati).
Anche il progetto di e-government predisposto dal nostro Governo dedica particolare attenzione alla realizzazione di un sistema informativo progettato non solo per l’automazione delle funzioni e delle procedure interne della amministrazione e per l’erogazione di servizi ai propri utenti, ma anche per l’erogazione di servizi direttamente ai sistemi informatici delle altre amministrazioni e prevede inoltre che tutti i sistemi informativi di tutte le amministrazioni siano connessi tramite una rete tra pari, senza gerarchie che riflettano sovrastrutture istituzionali o organizzative. Le limitazioni ed i vincoli all’interazione tra i sistemi dovranno derivare solo dalla natura dei servizi da erogare.
Inevitabilmente al fine di realizzare tali obiettivi e’ necessario che funzionino in maniera ottimale i cd. registri automatizzati, avuto riferimento specialmente al sistema delle anagrafi, al registro delle imprese, al registro dei protesti, agli stessi registri giudiziari, per non parlare poi dei servizi connessi.

Il progetto del Comune di Frosinone va sicuramente inquadrato nell’ambito dell’anagrafe del territorio prevista nel piano di e-government del nostro paese (azione 8) avuto specialmente riferimento al sistema d’interscambio catasto-comuni.
Lo sviluppo tecnologico ha permesso la realizzazione di numerosi servizi per la gestione delle informazioni territoriali quali quelle  georeferenziate e quelle catastali, che si rivelano molto importanti per  l‘accesso da parte delle pubbliche amministrazioni e di soggetti privati ad un vasto patrimonio informativo.

L’utilizzo delle banche dati relative ai dati catastali ha ovviamente un grande impatto su tutti quei procedimenti che necessitano la consultazione e l’aggiornamento di informazioni da parte di amministrazioni diffuse sul territorio e di professionisti (ad esempio notai, architetti, ingegneri) visti gli importanti risparmi di tempo e di costi che le consultazioni telematiche consentono.
Lo sviluppo della Rete Nazionale (da intendersi come un’evoluzione della Rete Unitaria della Pubblica amministrazione) e di altre azioni previste dal Piano di azione per l’e-Government permetteranno ulteriori servizi in grado di consentire una maggiore diffusione degli accessi alle banche dati, la possibilita’ da parte di amministrazioni ed utenti di comunicare informazioni ed in generale per la realizzazione di servizi in grado di avvicinare la Pubblica Amministrazione ad i suoi utenti.
Come e’ noto il Decreto Legislativo n. 112 del 31 marzo 1998 ha trasferito ai Comuni le competenze per quanto riguarda le funzioni di conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti catastali. Per dare attuazione a quanto disposto da tale Decreto e’ stato predisposto un “Piano di Decentramento” ed il DPCM 19 dicembre 2000 ha definito le risorse da trasferire ai Comuni in 4000 unita’ di personale ed 80 miliardi di finanziamento. Il termine entro il quale dovra’ concludersi il processo di decentramento e’ fissato per il febbraio 2004.
All’Agenzia del Territorio sono affidati i compiti di indirizzo e di coordinamento delle attivita’ previste dal Piano di Decentramento, di garanzia del corretto funzionamento dei sistemi di interscambio e della qualita’ delle informazioni presenti nelle diverse banche dati catastali. Per l’attuazione del Piano di decentramento sono gia’ state avviate collaborazioni e sperimentazioni in ambito locale (in particolare con Comuni e Province) per arrivare a definire progetti operativi  da generalizzare e per individuare i criteri con i quali procedere al trasferimento del personale.
In particolare,  sono allo studio diverse soluzioni tecnico-operative per quanto riguarda la realizzazione di aggregazioni territoriali (poli intercomunali, provinciali e regionali) per la gestione in forma associata di alcune funzioni.

Attualmente, il servizio SISTER (Sistema Interscambio TERritorio), gestito dall’Agenzia per il Territorio del Ministero delle Finanze, permette di visualizzare on line e di stampare visure catastali di fabbricati e terreni esattamente uguali a quelle ottenibili in forma cartacea attraverso gli uffici territoriali. Il collegamento alle banche dati e le relative ricerche sono accessibili: attraverso la rete extranet delle pubbliche amministrazioni (basata sull’infrastruttura tecnologica della Rete Unitaria per la Pubblica Amministrazione); attraverso collegamenti diretti ai server centrali dell’Agenzia; oppure tramite la rete Internet.

Possono richiedere l’abilitazione al servizio sia le pubbliche amministrazioni (enti ed istituzioni locali), che i privati ed ordini professionali – ad esempio notai, geometri, ingegneri – ai quali e’ richiesto il pagamento di un diritto di visura.

Nell’ambito del Piano di Decentramento e dell’evoluzione dei servizi offerti e’ previsto lo sviluppo del sistema Sister (“New Sister”), in modo da rendere fruibile una gamma piu’ ampia di servizi e di migliorarne il livello qualitativo, anche grazie ad un decentramento dei server a livello territoriale, con conseguente aumento delle prestazioni del sistema.
Nel medio periodo, e’ prevista la realizzazione di un sistema piu’ efficiente di interscambio dati fra banche dati comunali e banche dati gestite centralmente in grado di consentire, oltre alla consultazione e all’aggiornamento dei dati catastali, altri servizi di cooperazione e di comunicazione bidirezionale fra i soggetti coinvolti.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>