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L'Informatizzazione Della Giustizia: Un'Impresa Difficile

4 Settembre 2003 Commenta

ROMA. Il responsabile della Direzione per i sistemi informativi delMinistero della Giustizia Sergio Brescia ha dichiarato che allo statoattuale c’e’ il grosso rischio di procedere a due velocita’ diverse nelcampo dell’informatizzazione della giustizia: da una parte gli ufficigiudiziari piu’ sensibili al processo on line, dall’altro i molti tribunaliche denunciano difficolta’ nell’utilizzo dei registri informatici. Difatticome e’ noto il processo telematico e’ disciplinato dal D.P.R. n. 123/2001,ma per diversi problemi di carattere organizzativo e tecnico ancora non havisto la luce (tranne alcune sperimentazioni in sette tribunali). Inparticolare senza registri informatici completi, il passaggio al processotelematico vero e proprio e’ impossibile. Il problema principale non e’rappresentato dalla mancanza di mezzi, ma dalla mancanza di volonta’ deicapi degli uffici di abbandonare i registri cartacei.Ancora non riesce a decollare il processo telematico e purtroppo questoritardo provoca grosse ripercussioni sul funzionamento della macchinagiudiziaria, che avuto riferimento specialmente al contenzioso civile (maquello penale non e’ da meno) continua a soffrire di una lentezza cronicaquando con l’informatizzazione sarebbe possibile ridurre i tempi edalleggerire gli adempimenti burocratici.L’automazione degli uffici giudiziari presenta problemi in parte analoghi aquelli degli altri uffici, in parte propri. Sono comuni i problemi relativialla gestione del personale e dei mezzi; sono propri l’automazione dell’attivita’ ausiliaria e strumentale.Il registro cartaceo, che costituisce attualmente la struttura portante diogni ufficio pubblico, deve considerarsi uno strumento amministrativosuperato, perche’ incapace di adeguarsi alla sempre maggiore mole dei datidei grandi uffici. La sostituzione di tutti i registri cartacei di un grandeufficio con una sola banca elettronica di dati permettera’ di memorizzare idati una volta sola e di elaborarli, ossia ricercarli, trascriverli,contabilizzarli, comunicarli automaticamente ed a distanza attraverso iterminali tutte le volte necessarie.Il Ministero di Grazia e Giustizia e’ stato informatizzato sulla base delD.M. 2 agosto 1990 denominato Decreto Castiglione. Innanzitutto sono statidistinti due grandi settori, quello civile e quello penale, considerate lediverse peculiarita’ dell’uno e dell’altro. In particolare l’automazionepenale ha assunto un carattere di priorita’ per la gravita’ dellasituazione, mentre l’automazione civile ha subito e continua a subire deiritardi in quanto per la realizzazione della stessa e’ necessaria unamaturata riflessione sull’esperienza del nuovo codice.E’ stato, comunque, previsto sia per l’uno che per l’altro settore unsistema unitario, ma articolato a vari livelli in modo da poter conservare eutilizzare le realizzazioni di informatica giudiziaria gia’ esistenti e l’esperienza relativa. Il sistema cosi’ prevede un’automazione centralizzata alivello nazionale per i dati di interesse comune a tutti gli ufficigiudiziari; un’automazione a livello dipartimentale dei servizi dei singoliuffici e infine un’informatizzazione a livello individuale dell’attivita’dei singoli magistrati.L’automazione a livello nazionale prevede l’utilizzazione dei mainframes,dei programmi e della rete di comunicazione del sistema informativo delcasellario giudiziale e dei carichi pendenti. L’automazione a livellodipartimentale costituisce la base del sistema e prevede l’utilizzazione deiminielaboratori di produttori diversi che utilizzano tuttavia il sistemaoperativo Unix e programmi applicativi con standard omogenei che consentanol’integrazione sia con il sistema nazionale del casellario giudiziale siacon i programmi di informatica individuale. Quest’ultima, infine, ha peroggetto non i servizi degli uffici giudiziari, ma l’utilizzazione da partedei singoli giudici di personal computer e di programmi di word processor edi data base.]]>

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