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UE: INTERNET, DA OGGI BANDO E-MAIL SPAZZATURA E FILE-SPIA

31 Ottobre 2003 Commenta

(ANSA) – BRUXELLES, 31 OTT – Stop all’e-mail spazzatura e ai ‘cookies’ che spiano dati e preferenze: da oggi entra in vigore nei Quindici la direttiva europea che garantisce un piu’ elevato rispetto della privacy su Internet, mettendo fuorilegge la pratica dello spamming e dei file che registrano le preferenze ed i profili degli utenti (cookies). – SOLO E-MAIL RICHIESTI – Nel mirino dell’Ue c’e’ in primo luogo lo ‘spamming’, ossia l’invio di messaggi non sollecitati via posta elettronica, messaggi telefonici e mms: l’approccio normativo scelto dall’Ue introduce l’obbligo di consenso preventivo degli utenti che devono approvare l’invio, e proibisce ai mittenti di usare pseudonimi o di mascherare l’indirizzo. Le statistiche Ue indicano che la percentuale di messaggi indesiderati ha superato il 50% alla fine dell’estate. Nel 2002 i costi complessivi per le imprese europee hanno raggiunto i 2,5 miliardi di euro. Un altro fronte di lotta e’ quello dell’industria e dei provider, che con l’entrata in vigore delle nuove regole, sono chiamati a fornire sistemi e programmi capaci di bloccare le e-mail indesiderate il piu’ velocemente ed efficacemente possibile. – STOP A COOKIES SPIONI – Spesso senza saperlo, chi naviga sui siti Internet si ritrova ‘appiccicati’ sul proprio computer dei file di testo (i cosiddetti cookies) che servono a registrare le preferenze o il profilo dell’utente. Alcuni di questi file possono facilitare la vita degli internauti, selezionando automaticamente ad esempio la lingua da usare, mentre altri possono trasformarsi in vere e ‘spie’ (sono i cosiddetti spyware), registrando anche dati che gli utenti non vorrebbero rivelare o diffondere. La nuova direttiva introduce l’obbligo di informare i clienti e gli utenti su ogni tipo di programma o file che viene scaricato sul loro computer, lasciando loro la scelta dei dispositivi che accettano di vedere installati. In pratica tutti i dispositivi invisibili in grado di ottenere dati sui clienti possono essere scaricati solo dopo che questi ultimi siano stati messi ”chiaramente al corrente” dello scopo del file. – NO TELEFONINO PER RINTRACCIARE CLIENTI – La direttiva vieta ai gestori di telefonia mobile di utilizzare o trasmettere i dati generati dai telefoni cellulari allo scopo di rintracciare l’utente, senza l’esplicito consenso di quest’ultimo. Le uniche due eccezioni sono la trasmissione di dati ai servizi di emergenza e alle forze dell’ordine (in quest’ultimo caso solo a scopi di sicurezza nazionale e di inchieste criminali). – ITALIA TRA VIRTUOSI – L’Italia e’ tra i paesi Ue che hanno fatto registrare i maggiori progressi nella lotta allo spamming e alle pratiche intrusive su Internet, ed e’, insieme a Austria e Finlandia, l’unico paese che abbia recepito integralmente la nuova direttiva in anticipo rispetto alla sua entrata in vigore. Grazie alle misure introdotte in Italia, l’autorita’ garante della privacy puo’ intervenire in modo efficace, avviando investigazioni autonome, indipendentemente dalle segnalazioni. In Italia i cittadini hanno la possibilita’ di ricevere fino a 250 euro di rimborso spese e, sotto il profilo delle misure dissuasive, e’ possibile applicare sanzioni amministrative che arrivano fino al blocco del database del fornitore di servizi incriminato. Secondo dati comunicati dall’Authority per la privacy, in Italia la percentuale di messaggi indesiderati supera ormai il 50% del totale, e la sola Tiscali filtra circa 800.000 messaggi al giorno, ossia circa 5 milioni di messaggi non sollecitati la settimana.(ANSA). /RED

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