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Un Codice Della Societa' Dell'Informazione All'Insegna Della Semplificazione

1 Ottobre 2003 Commenta

ROMA. Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca aderendoall’iniziativa di Federcomin di fare del 2004 l’Anno dell’Innovazione hasostenuto che per produrre innovazione e sostenere concretamente lo sviluppoe la competitivita’ del Paese bisogna creare un “Sistema dell’Innovazione”divenuto ormai importante quanto le risorse finanziarie.Secondo il Ministro bisogna rafforzare l’innovazione nei settori del made inItaly attraverso le Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (ICT) permigliorare la produttivita’ e, conseguentemente, la competitivita’; persostenere lo sviluppo di selezionati settori hi-tech; per ridareattrattivita’ al Sistema Italia con un ambiente favorevole allaRicerca&Sviluppo e alla innovazione; per favorire il trasferimentotecnologico dalla ricerca pubblica alle imprese. Ma, ha aggiunto che si devepure assicurare semplice accessibilita’ agli incentivi superando ledifficolta’ che, in passato, hanno allontanato le imprese dai finanziamentipubblici. E’ altresi’ indispensabile stimolare un piu’ efficacecoordinamento fra i vari livelli di governo (Pubblica Amministrazionecentrale e quella locale) per rafforzare gli interventi ed evitare inutilisovrapposizioni e dispersioni.Stanca ha, inoltre, annunciato che intende “promuovere il Codice dellaSocieta’ della Informazione” per riordinare in modo organico le principalinorme sull’uso delle Tecnologie della Informazione e della Comunicazione nelsettore pubblico e nel privato: si avra’, cosi’, la possibilita’ distabilire in modo chiaro ed in una cornice legislativa unitaria le finalita’e i campi di applicazione; i soggetti coinvolti e i relativi compiti; lemodalita’ di programmazione e le attivita’ di monitoraggio, dando a tutta l’innovazione tecnologica un quadro di riferimento strutturato, unitario ecentrale.Un annuncio importante quello del Ministro Stanca in merito alla prossimarealizzazione di un Codice della Societa’ dell’Informazione che pero’ erapiuttosto prevedibile, in quanto gia’ “in re ipsa” nell’art. 10 della leggen. 229 del 29 luglio 2003 che prevede interventi in materia di qualita’della regolazione, riassetto normativo e codificazione nell’ambito dellalegge di semplificazione 2001.La norma, in particolare, disciplina il riassetto ed il coordinamento inmateria di societa’ dell’informazione ed a tale scopo il Governo e’ delegatoad adottare, entro diciotto mesi dalla data in entrata in vigore della leggen. 229, uno o piu’ decreti legislativi, su proposta del Ministro perl’Innovazione e le Tecnologie e dei Ministri competenti per materia, aisensi e secondo i principi e i criteri direttivi di cui all’articolo 20della legge 15 marzo 1997, n. 59, come sostituito dall’articolo 1 dellalegge 229/2003.Tale operazione di riordino normativo deve avvenire nel rispetto dideterminati principi e criteri direttivi ed in particolare la stessadisposizione precisa che la delega attribuita al Governo deve essereesercitata per i seguenti oggetti:a) il documento informatico, la firma elettronica e la firma digitale;b) i procedimenti amministrativi informatici di competenza delleamministrazioni statali anche ad ordinamento autonomo;c) la gestione dei documenti informatici;d) la sicurezza informatica dei dati e dei sistemi;e) le modalita’ di accesso informatico ai documenti e alle banche dati dicompetenza delle amministrazioni statali anche ad ordinamento autonomo.In breve ci si rende subito conto che il compito attribuito al Governo ed inparticolare al Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie non e’ affattosemplice. Difatti si tratta di intervenire praticamente su tutte quellematerie che costituiscono i fondamenti dell’informatizzazione del nostropaese e di conseguenza rappresentano la base del piano di e-government.]]>

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