Il 19 novembre verrà siglato il Codice “Internet e minori”: in esclusiva i contenuti top secret
Ne parliamo con Fulvio Sarzana di S.Ippolito, Avvocato, che in qualita’ di esperto giuridico sulle nuove tecnologie ha fatto parte del Comitato ristretto che ha redatto l’ultima versione del Codice e che anticipa in esclusiva i contenuti ancora top secret del codice.
La circostanza vedra’ la partecipazione del Ministro delle Comunicazioni, on. Maurizio Gasparri, e del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, on. Lucio Stanca alle ore 15.00, presso l’aula magna del Ministero delle Comunicazioni – Sede Eur, al v.le America 201 in Roma.
“Il codice di autoregolamentazione internet e minori assume una importanza determinante poiche’ riunisce le osservazioni formulate in piu’ di un anno di lavori svolti presso il Ministero delle Comunicazioni con piu’ di 100 associazioni degli Utenti, dei consumatori e del mondo imprenditoriale e i lavori di un comitato ristretto che ha lavorato alacremente negli ultimi mesi per giungere in tempi rapidi alla firma.”
“Il codice”, ci dice Sarzana, “non vuole essere una semplice raccolta di norme o uno strumento che afferma alcuni principi senza entrare nel merito della tutela del minore ma un vero e proprio strumento operativo che consenta agli operatori e alle istituzioni di prevenire e reprimere i comportamenti di coloro che consentono la diffusione di strumenti illegali o nocivi per il minore senza tuttavia entrare in sovrapposizione con gli strumenti di tutela del minori previste dalle norme ordinarie.
Nella redazione del codice ed in particolare nelle premesse e finalita’ che sono oggetto di una mia personale attivita’ il Comitato ha sentito l’esigenza di tutelare il minore in tutte le manifestazioni della propria libera creativita’ e nello sviluppo tendendo in considerazione la specificita’ della rete telematica.
Il codice tiene inoltre in considerazione tutte le raccomandazioni e gli atti comunitari che hanno dettato le linee guida per la tutela del minore dai contenuti illeciti o dannosi per lo sviluppo del minore.
E’ importante sottolineare come per la prima volta in Italia, per lo meno nel settore dell’internet le associazioni che hanno partecipato ai lavori hanno riconosciuto l’esigenza di far prevalere la tutela del minore sull’esigenza di fare business esprimendo un codice che limitasse considerevolmente per chi decide di accettare la possibilita’ di fare affari con contenuti dannosi per la crescita del minore.
Alcuni provvedimenti poi sono del tutto innovativi come ad esempio la previsione del cd. identificatore di eta’, infatti nel rispetto della libera volonta’ degli operatori e nella pieno rispetto della disciplina sulla privacy gli Internet service providers potranno adottare strumenti chiamati identificatori di eta’, che in condizioni di assoluta sicurezza, permetteranno al provider di conoscere in anticipo la presenza di un minore che richiede un servizio o effettua una richiesta bloccandone, in caso di attivita’ potenzialmente dannose o non consentite a causa dei limiti di eta’ l’iter.
“Per tutelare in maniera piu’ pregnante la riservatezza del minore” – prosegue Sarzana – “tali sistemi non dovranno consentire di risalire all’identita’, al domicilio, all’indirizzo di posta elettronica, all’eventuale pseudonimo (“alias†o “nick nameâ€), all’indirizzo Internet (numero IP) del minore e non dovranno comunque permettere a terzi di raggiungerlo direttamente o indirettamente.
Analogamente il codice ribadisce il pieno principio della collaborazione degli operatori telematici con le forze dell’ordine e le autorita’ competenti nel caso di una attivita’ potenzialmente illecita a tal fine i firmatari si impegnano ad esempio a conservare il numero IP utilizzato dall’Utente per l’accesso alle funzioni di pubblicazione dei contenuti ed a porre in essere tutte le iniziative atte a realizzare la collaborazione con le autorita’ competenti, al fine di rendere identificabili gli assegnatari delle risorse di rete utilizzate per la pubblicazione dei contenuti ospitati presso i propri server.
Ulteriore principio importante e’ la possibilita’ di apporre, nel pieno rispetto di quanto espresso in sede comunitari sistemi di filtraggio che blocchino automaticamente la richiesta di accesso a determinati contenuti da parte di un minore , quali ad esempio i PICS (Platform for Internet Content Selection), e di codificazione su base volontaria, quali ad esempio ICRA (Internet Content Rating Association).
Per poter monitorare l’applicazione delle prescrizioni contenute nel codice inoltre e’ la possibilita’ di effettuare un controllo da parte di un organismo che si dovra’ costituire il Comitato di Garanzia a cui parteciperanno i soggetti in rappresentanza da un lato delle Associazioni e dall’altro delle Istituzioni e del mondo degli Utenti con nomina da parte del Ministro delle Comunicazioni d’intesa con il Ministro per le innovazioni e le tecnologie.”
“Il Comitato” – conclude Sarzana – “sorvegliera’ sulla corretta applicazione del Codice e imporra’ le adeguate sanzioni a chi non rispetta le prescrizioni ivi contenute.”
E’ opportuno ancora una volta sottolineare che alla firma saranno presenti pressoche’ tutte le Associazioni di categoria che hanno a che fare con la rete telematica e cio’ garantira’ una uniforme applicazione del codice.
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