INTERNET: CODICE MINORI; DAMELE, UN SUCCESSO DI GRUPPO
(ANSA) – ROMA, 24 NOV – ”L’emanazione del codice di tutela dei minori in rete e’ stato un grande successo voluto da tanti”. Lo afferma il Coordinatore del Gruppo di lavoro ‘Internet e minori’ Daniele Damele. ”Il gruppo – ha ricordato Damele – e’ stato attivato su sollecitazione del ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri a gennaio 2003 assieme ad Adalberto Baldoni, Gian Luca Petrillo e molti altri e ha concluso i suoi lavori positivamente. L’autunno 2003 potra’ essere ricordato, quindi, come la stagione del nuovo codice per la salvaguardia dei ragazzi in internet”. Sono oltre 700 gli internet provider presenti in Italia. Tutti operano positivamente, ”ma purtroppo – ha aggiunto Damele – c’e’ sempre qualcuno che si nasconde per perseguire fini non positivi per cui e’ del tutto necessario colpire chi compie reati contro i minori eliminando i contatti violenti, volgari e pedo-pornografici facendo quindi si’ che i provider possano fornire servizi filtrati a chi accede ad internet o quantomeno rendere esplicitamente note le societa’ che forniscono tali servizi ai propri utenti. Ovvio che i migliori filtri rimangono quelli umani, ovvero genitori, educatori e insegnanti”. In questo senso allegata al codice c’e’ anche una pubblicazione realizzata in collaborazione con Vincenzo Mastronardi, Roberto Genovesi, Massimo Pintore e Giorgio Maccaroni. Il nuovo codice di autoregolamentazione ”internet e minori” prevede un Comitato di garanzia e precise indicazioni e sanzioni. ”Rimarra’ la necessita’ – aggiunge Damele – negli internet bar e nelle aule multiple di prendere nota delle generalita’ degli accedenti per evitare che proprio da li’, ovvero nell’anonimato, possano essere compiuti reati o tentati contatti proibiti con minori”. Il Gruppo di lavoro ‘Internet e minori’, composto da oltre 140 persone, e’ stato attivato alla Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo, presieduta da Adalberto Baldoni, che ha proposto di attivare, successivamente, anche un forum sul sito del Ministero che permetta e favorisca oltre a un interscambio di opinioni anche un miglior accesso a internet. ”La presenza dei rappresentanti delle associazioni dei provider, dall’Aiip all’Anfov sino a Federcomin e Assoprovider nel Gruppo di lavoro e’ risultata – afferma Damele – determinante cosi’ come fondamentali sono state le competenze di varie realta’ pubbliche, dal Garante per la privacy all’Antitrust, all’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni sino ai Ministeri dell’Interno, dell’Istruzione e per l’Innovazione e le tecnologie”. Damele ha sottolineato poi: ”la valenza dell’Osservatorio per la sicurezza delle reti, il ruolo del Servizio della Polizia postale e delle comunicazioni e della Fondazione Bordoni”. (ANSA). KMN
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