LAVORO: USA; HI-TECH HA PERSO 750.000 POSTI NEL 2002-2003
(ANSA) – NEW YORK, 19 NOV – I record del 2001, quando ilmondo della tecnologia sembrava essere la gallina dalle uovad’oro e i salari medi della ‘Internet generation’ toccavano i 66.300 dollari all’anno, l’84% in piu’ rispetto alla medianazionale delle paghe nel settore privato, sono ormai un pallidoricordo. Negli ultimi due anni – l’intero 2002 e il 2003 ormai aglisgoccioli – il settore dell’alta tecnologia ha visto andare infumo 750.000 posti pari al 12% della sua forza lavorocomplessiva. A sostenerlo – smontando cosi’ il mito dellaSilicon Valley – e’ uno studio condotto dalla AmericanElectronics Association, ripreso dalla stampa Usa, in base alquale, nel 2002, gli impieghi svaniti sono stati 540.000 (da untotale di occupati nel comparto pari a 6,5 milioni nel 2001 sie’ passati a poco meno di 6 milioni) mentre nel 2003 toccherannola quota delle 234.000 unita’. A favorire l’ondata di licenziamenti, lo scoppio della bollatecnologica sul finire del 2001 e la conseguente recessioneoltre al fenomeno piu’ recente dell”outsourcing’, ossia lospostamento di parte dell’attivita’ in Paesi in via di sviluppodotati di una grande forza lavoro altamente specializzata ecosto contenuto come l’India. In base alla ricerca dell’Aea, il settore tecnologicoamericano dovrebbe beneficiare – a breve termine – della ripresadell’economia statunitense, tornando ad assumere anche se aritmi piu’ lenti rispetto agli exploit dei primi anni 2000.(ANSA). AG
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