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P.A.: ANCHE IN SICILIA MODELLO E-LEARNING RAGIONERIA STATO

21 Novembre 2003 Commenta

(ANSA) – PALERMO, 21 NOV – Anche in Sicilia si applichera’ il modello di e-learning sviluppato dalla Ragioneria dello Stato per la formazione dei dipendenti della pubblica amministrazione. E’ quanto prevede un protocollo d’ intesa firmato stamani dal presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, e dal ragioniere dello Stato, Vittorio Grilli. L’ accordo permettera’ la condivisione del materiale formativo gia’ realizzato dalla Ragioneria, nell’ ambito del progetto per i revisori scolastici, tramite il sito extranet del ministero dell’ Economia e delle Finanze. Sfruttando il canale elettronico il personale della Regione potra’ accedere e personalizzare il percorso formativo dalla propria postazione di lavoro, ottenendo un aggiornamento professionale rapido, efficace, con costi estremamente ridotti per l’ amministrazione. ”E’ un momento importante – ha detto Grilli – La pubblica amministrazione si rinnova e introduce una prassi di formazione del personale con tecniche moderne che consentono una diffusione omogenea e simultanea dei programmi formativi su tutto il territorio nazionale. Siamo contenti di poterli estendere in Sicilia dove la Regione ha dimostrato un’ attenzione e una visione sul proprio futuro amministrativo veramente encomiabile. Speriamo che questa intesa sia il primo passo per un ulteriore collaborazione fra la Ragioneria dello Stato, il ministero dell’ Economia e la Regione”. On line sono disponibili un corso di addestramento (Wbt, web based training) che, con immagini e altri contributi multimediali, permette un coinvolgimento attivo dell’ utente; una guida per la fruizione del corso con le indicazioni delle peculiarita’ della Regione siciliana; la normativa e la modulistica, sia statale che regionale, sempre aggiornate. Nei prossimi mesi sara’ disponibile anche un Wbt di approfondimento sul mondo della scuola, aspetti fiscali, attivita’ contrattuale delle scuole e contrattazione integrativa di sede, per permettere ai revisori di valutare autonomamente il grado di apprendimento raggiunto tramite dei test di autovalutazione.(ANSA). RED

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