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Disaster Recovery: Aspetti Giuridici Alla Luce Del Nuovo Codice Della Privacy

23 Dicembre 2003 Commenta

MONTECATINI. Negli anni novanta, specie a seguito della completatelematizzazione della Borsa italiana, gli evidenti rischi connessi ad unapossibile perdita dei dati ha determinato la necessita’ di definire lineeguida scrupolose per ovviare a tali incertezze. Oggi tale fenomeno e’comunemente denominato disaster recovery (di seguito indicato DR), la cuipiena comprensione e’ tuttavia preordinata al c.d. business continuity, unconcetto ad esso complementare, che rappresenta quell’ineluttabile esigenzadi garantire la continuita’ della connessione tra tutti gli operatori dimercato presenti nel sistema informatico o telematico, attraverso ladefinizione di modelli tecnologici e/o organizzativi capaci di integrare lestesse infrastrutture di connessione. Con DR si intendono, invece, quelleiniziative tese alla salvaguardia di alcuni aspetti specifici dei processiinterni a fronte di eventi eccezionali, che si sostanziano in un ovviaesigenza di conservazione dei dati. Il fenomeno, fu agli albori percepitocome una mera esigenza di duplicazione delle infrastrutture, anche perche’ l’evoluzione tecnologica non conosceva ancora la comunicazione tra glielaboratori ed il concetto di rete era ancora una realta’ lontana. Oggi latecnologia consente invece di operare in maniera completamente diversa, cosi’ che i c.d. back-up sono riferibili anche a realta’ geograficamentedistanti, consentendo un contenimento degli investimenti di un piano di DRe, allo stesso tempo, benefici sotto il profilo dell’efficienza. E’ ovvioche in tale evoluzione Internet ha giocato un ruolo determinante, visto chela cultura telematica ha evidenziato, specie per il consumatore, unacomprensibile esigenza di sicurezza delle operazioni ivi compiute. Pertanto,e’ evidente che la performance tecnica di un ipotetico sito al quale siaccede e le garanzie di continuita’ che lo stesso fornisce, determinerannoanche l’appetibilita’ del prodotto o servizio in esso rappresentato ecommerciato. Occorre, altresi’, precisare che cosa si intenda per sicurezzaonde evitare interpretazioni limitative o fuorvianti, nel senso chel’espressione DR non va relegata ai meri pericoli connessi agli eventinaturali e catastrofici, perche’ la semplice interruzione delle linee ditelecomunicazione o il guasto di qualche server critico, anche se dovuto adun banale errore umano, puo’ compromettere l’operativita’ aziendale.Peraltro, in termini statistici si puo’ constatare come la perdita dei datiavvenga in larga misura a causa del malfunzionamento delle componentihardware e software, nonche’ per la costante presenza dell’errore umano,mentre solo in minima parte tale perdita consegue ai sopra citati disastrinaturali o all’introduzione dei virus. Un elemento chiave del DR e’ dunqueil back-up periodico delle informazioni, che tuttavia necessita di unapreventiva selezione dei dati da salvare, visto che non tutte leinformazioni aziendali debbono essere salvate indiscriminatamente. Lapredisposizione di un piano di back-up andrebbe condotta non solo dall’areaaziendale specificamente deputata alla gestione dei sistemi informatici, maanche attraverso la collaborazione delle diverse divisioni dell’azienda. Daun punto di vista strettamente tecnico, altresi’, le operazioni di back-up,anche in reti complesse, dovrebbero essere eseguite con modalita’ che nonappesantiscano troppo le prestazioni della rete locale, magari avviando ilback-up quando il sistema IT non e’ attivo.

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