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e-Learning: raddoppia nel 2004 il valore del mercato della formazione a distanza

23 Dicembre 2003 Commenta

In Italia e’ in grande crescita l’e-learning ed e’ sempre maggiore il numero dei giovani che si iscrivono ai corsi di formazione a distanza: per il 2004, a mero titolo di esempio, la sola Universita’ di Firenze ha attivato le risorse per formare 15 mila studenti online. Questi i dati del recente “Osservatorio e-learning”, realizzato con il patrocinio del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie: anche Il mercato della formazione a distanza, che nel 2003 nel nostro Paese valeva 256,3 mln di euro, nel prossimo anno arrivera’ a 592,5 mln, con una percentuale dell’8,2% nella quota complessiva di spesa per la formazione.
Siamo di fronte ad una realta’ ancora lontana dai livelli statunitensi, ma in rapida crescita. Difatti grazie alle nuove tecnologie si e’ potuta allargare la possibilita’ di scelta. Ora per i neo laureati e’ possibile specializzarsi in numerose discipline, potendo scegliere tra le moltissime offerte. Anche la pubblica amministrazione ora richiede al proprio personale di riqualificarsi, accedendo ai corsi on line che vengono seguiti direttamente tramite i computer dei ministeri e degli uffici.

Come e’ noto l’e-learning puo’ essere definito come qualsiasi forma d’apprendimento che utilizzi una rete per la trasmissione, l’interazione, o l’agevolazione della didattica. La rete puo’ essere Internet, o una Intranet aziendale. L’apprendimento puo’ avvenire singolarmente (guidato o diretto da un computer) o come parte di una classe. E’ previsto, inoltre, un sostegno personalizzato per l’utente in difficolta’, proprio per supplire a quella che e’ la caratteristica principale della distanza fisica e temporale fra docente e discente. Il Feedback viene pensato in misura di un sistema di verifica continua dei risultati, in modo da riconfigurare il sistema a seconda della risposta del fruitore, ma anche per fornire una gratificazione all’utente sul suo apprendimento in rete. In altri termini con questo sistema viene garantita una formazione con tutti i vantaggi delle nuove tecnologie informatiche e telematiche.
I risultati ottenuti tramite le prime applicazioni sono stati molto incoraggianti e sebbene inizialmente la didattica a distanza e’ stata vista solo in funzione integrativa rispetto alla formazione tradizionale si e’ potuto constatare che questa e’ una visione molto riduttiva delle effettive potenzialita’ dell’e-learning che invece, grazie alle attuali tecnologie, rende possibile un’interazione tra docente ed allievo estremamente valida nonostante la distanza ed inoltre consente la predisposizione di piani personali di formazione dove l’allievo viene costantemente seguito ed aiutato durante il suo percorso.
Naturalmente lo sviluppo della banda larga consentira’ una maggiore diffusione dell’e-learning in quanto sara’ piu’ agevole il collegamento audio-video di alta qualita’ tra centri e varie diramazioni sul territorio con un docente che potra’ gestire fino a cento postazioni in contemporanea, per non parlare poi delle enormi potenzialita’ dei sistemi satellitari.

L’ultimo decreto del 17 aprile 2003 firmato dal Ministro Stanca e dal Ministro per l’Istruzione Letizia Moratti ha dato un colpo d’acceleratore decisivo alla diffusione di questa nuova modalita’ d’insegnamento. Difatti, anche se il decreto promuove l’universita’ a distanza, apre indubbiamente la strada alla diffusione dell’e-learning anche in altri comparti. A tale proposito Stanca ha ricordato che tra gli obiettivi di legislatura si punta ad ottenere che un terzo delle ore di formazione nelle Pubbliche amministrazioni centrali (peccato solo quelle centrali) sia erogato attraverso l’e-learning e gia’ da quest’anno alcune amministrazioni ed enti pubblici stanno attivando per questa finalita’ risorse importanti.
Anche le imprese guardano con interesse a questo strumento di formazione per aumentare la propria competitivita’ e lo stesso Stanca ha annunciato che con il Ministro Marzano sta lavorando perche’ il prossimo Documento di Programmazione Economica Finanziaria indirizzi il rapporto fra imprese, specie quelle piccole, ed innovazione tecnologica, puntando sulla premialita’ dell’uso innovativo delle tecnologie digitali in tutte le iniziative di sostegno e sulla definizione di un provvedimento organico di semplice accessibilita’ per promuovere nel tempo investimenti mirati all’innovazione lungo tutte le componenti della catena del valore (conoscenza-ricerca-innovazione).

L’Unione Europea sta incoraggiando molto questa nuova forma d’apprendimento e gia’ il 24 maggio del 2000 veniva adottata dalla Commissione europea l’iniziativa e-learning che presentava i principi, gli obiettivi e le linee d’azione di e-learning, definiti come “l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualita’ dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonche’ gli scambi e la collaborazione a distanza”. Tale iniziativa venne accolta con favore dai ministri dell’Istruzione e dal Consiglio europeo di Feira del giugno 2000.
Successivamente il 28 marzo 2001 si e’ avuta la Comunicazione della Commissione al Consiglio ed al Parlamento europeo in merito al Piano d’azione e-learning relativo al periodo 2001-2004. Il Piano ha presentato le modalita’ e gli strumenti per realizzare l’iniziativa e-learning definendo una serie di interventi coesivi per ciascuna delle linee d’azione previste (infrastrutture, formazione, servizi e contenuti, collaborazione). Inoltre ha avuto il preciso obiettivo di mobilitare i soggetti attivi nel campo dell’istruzione e della formazione nonche’ i protagonisti in ambito sociale, industriale ed economico per fare dell’apprendimento permanente il motore di una societa’ solidale e armoniosa in un’economia competitiva.

Il 13 luglio 2001 il Consiglio dell’Unione Europea in una specifica Risoluzione ha invitato gli Stati membri a perseverare negli sforzi concernenti l’effettiva integrazione delle nuove tecnologie nei sistemi di istruzione e formazione nonche’ a sfruttare pienamente le potenzialita’ di Internet, degli ambienti multimediali e di apprendimento virtuale per migliori e piu’ rapide realizzazioni di educazione permanente come principio educativo di base e per offrire a tutti possibilita’ di accesso all’istruzione ed alla formazione. Nella stessa Risoluzione il Consiglio Europeo ha invitato la Commissione a prestare particolare attenzione, nell’attuazione del piano d’azione e-learning, ai lavori connessi con le priorita’ centrali in merito agli obiettivi futuri e concreti dei sistemi di istruzione e formazione e principalmente a continuare a sostenere i portali europei esistenti ed a incoraggiare lo sviluppo di altri portali, come Elearningeuropa.info, per agevolare l’accesso al contenuto educativo e promuovere la collaborazione e lo scambio di esperienze nel settore dell’e-learning e dello sviluppo pedagogico.
In ultimo il 19/12/2002 e’ intervenuta la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante l’adozione di un programma pluriennale (2004-2006) per l’effettiva integrazione delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) nei sistemi di istruzione e formazione in Europa. Con tale decisione si mira ad istituire il programma e-learning per il miglioramento della qualita’ e dell’accessibilita’ dei sistemi europei di istruzione e formazione attraverso un uso efficace delle TIC. I campi di intervento del programma sono la lotta contro il divario digitale, i campus virtuali europei, il gemellaggio elettronico delle scuole europee e le azioni trasversali dirette a promuovere l’e-learning in Europa.

Ormai l’e-learning e’ diventato sinonimo di una concezione nella quale l’apprendimento attraverso le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni e’ parte integrante dei sistemi di istruzione e formazione. In tale scenario la capacita’ di utilizzare le TIC diventa una nuova forma di alfabetismo denominata “alfabetismo digitale”. Gli stessi piani d’azione e-Europe 2002 e e-Europe 2005 adottati dai Consigli di Stoccolma e di Barcellona fanno dell’e-learning una priorita’ assoluta e fissano obiettivi ambiziosi per quanto riguarda l’infrastruttura, l’attrezzatura e la formazione di base che tale integrazione presuppone.
In tale quadro generale si colloca anche il progetto
PROMETEUS che e’ stato lanciato nel marzo 1999 con il patrocinio della Commissione Europea con l’obiettivo di promuovere l’accesso multimediale all’educazione ed alla formazione per tutta la societa’ europea, e si e’ evoluto da allora per comprendere tutti gli aspetti dell’apprendimento basato sulle tecnologie dell’informazione.
Il memorandum d’intesa che governa le attivita’ generali di PROMETEUS definisce l’obiettivo principale di PROMETEUS come la promozione dell’uso efficace, dell’implementazione, della ricerca e dello sviluppo nel settore dell’apprendimento basato sulle tecnologie dell’informazione.

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