Home » Focus del mese

ONU: Pronto il primo summit mondiale sulla Societa’ dell’Informazione

1 Dicembre 2003 Commenta

Le Nazioni Unite per la prima volta mettono il mondo attorno ad un tavolo per affrontare la delicata questione delle applicazioni delle nuove Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). Garantire l’accesso al tali tecnologie ed in particolare di Internet; il ruolo che questi strumenti possono avere per uno sviluppo sostenibile; i criteri per garantire la sicurezza delle reti e favorire fiducia nel loro utilizzo: questi sono infatti i grandi temi che saranno affrontati al primo Summit Mondiale sulla Societa’ dell’Informazione – organizzato dalle Nazioni Unite a Ginevra dal 10 al 12 dicembre – da almeno 5 mila delegati di 185 Paesi; da oltre 60 Capi di Stato e di Governo, di cui una decina dell’UE, nonche’ da esponenti di varie organizzazioni governative e non governative e del mondo imprenditoriale internazionale.
La delegazione del Governo Italiano sara’ guidata da Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, che ha la delega per la Societa’ dell’Informazione. Gia’ martedi’ e mercoledi’ prossimi il Ministro riferira’ alle Camere sul Summit, sulle questioni ancora aperte e sugli orientamenti che il Governo intende sostenere in previsione di tale evento, ma raccogliera’ anche le indicazioni che il Parlamento vorra’ fornire in questa circostanza.

Importante segnale dall’ONU che riconoscendo il ruolo di primo piano assunto ormai nella nostra societa’ dalle nuove tecnologie ha deciso di organizzare una Conferenza di rilevanza mondiale.
Tra i punti che saranno oggetto di analisi e discussioni si annoverano il “governo” di Internet e cioe’ quale sia il soggetto piu’ appropriato per la gestione internazionale di Internet; i media e quindi come garantire il pluralismo dell’informazione e della proprieta’ dei media, la liberta’ di accesso e di utilizzo dell’informazione; i diritti umani e quindi in che modo riaffermare i diritti umani gia’ sanciti in ambito Nazioni Unite – in particolare diritto allo sviluppo, liberta’ di espressione – come fondamenti della Societa’ dell’Informazione; la sicurezza cioe’ come conciliare la libera circolazione delle informazioni attraverso la Rete con la sicurezza dei contenuti e dei soggetti che accedono ad Internet; il finanziamento  e quindi quali sono le forme migliori per concorrere a colmare il “divario digitale” esistente tra Nord e Sud del mondo.
Il Vertice, che vede in prima linea il Governo Italiano quale Presidente di turno dell’UE, sara’ l’occasione per definire una strategia comune a livello mondiale per la creazione di una Societa’ dell’Informazione aperta a tutti.
Nel corso dei negoziati preparatori al Vertice, l’Italia ha proposto ed ottenuto la riaffermazione della centralita’ delle ICT come strumento per la realizzazione degli obiettivi di buon governo. Tali principi ispirano l’iniziativa italiana, voluta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, per promuovere e realizzare progetti di e-Government nei Paesi in Via di Sviluppo.

Difatti come e’ noto l’Italia guida un programma di cooperazione internazionale per realizzare, attraverso l’innovazione tecnologica, Pubbliche Amministrazioni piu’ efficienti, credibili e trasparenti nei Paesi in via di sviluppo. Alla Conferenza di Palermo svoltasi nel mese di aprile 2002 a cui hanno partecipato 96 Paesi, sono stati presentati l’iniziativa e il “Modello digitale di riferimento (eModel)” di servizi della Pubblica Amministrazione. Alla stessa data sono stati avviati progetti con 5 paesi: Albania, Giordania, Mozambico, Nigeria, Tunisia. Un’area di grande interesse sono i Balcani (Bulgaria e Romania). Inoltre molti altri paesi hanno chiesto di partecipare.
L’iniziativa Italiana denominata “eGovernment per lo Sviluppo” si e’ affermata, quindi, come componente operativa, concreta ed orientata ai progetti in un ampio quadro di ‘consenso’ globale sul ruolo fondamentale della good governance e dell’esercizio di questa tramite le ICT nei processi di sviluppo e crescita sostenibili. Il ruolo della good governance e dell’uso delle ICT per lo sviluppo non solo e’ stato chiaramente individuato dalla DOT Force, ma e’ stato anche sancito da importanti atti, documenti e consessi internazionali, quali la Millenium Assembly delle Nazioni Unite, lo Human Development Report dell’UNDP (2001), il Monterrey Consensus della Conferenza delle Nazioni Unite ‘Financing for Development’ (marzo 2002), il Development Report 2002 della World Bank (Capitolo 5), e piu’ recentemente durante il Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg (settembre 2002).

L’Iniziativa Italiana e’ stata condivisa con gli altri leader G8 al summit di Kananaskis (Canada, maggio 2002), momento in cui si e’ conclusa la fase strategica e progettuale dell’Iniziativa, che, a partire dall’autunno del 2002, ha visto l’inizio della fase di lancio ed implementazione dei progetti concreti nei cinque Paesi beneficiari iniziali.
Le caratteristiche principali dell’Iniziativa sono: Approccio concreto e finalizzato all’implementazione di progetti in base al quale il Governo italiano, mettendo a disposizione aiuti finanziari e know-how, fornisce assistenza ai PVS attraverso l’implementazione di applicazioni prioritarie per il Paese beneficiario (es. gestione informatizzata del sistema di conti pubblici, anagrafe digitale, e-procurement); la Cooperazione da governo a governo in quanto l’esperienza accumulata dalle amministrazioni pubbliche che hanno gia’ percorso la strada della riforma digitale non e’ disponibile sul mercato, e quindi solo un approccio da governo a governo puo’ assicurare un trasferimento ed uno scambio proficuo ed efficace di esperienza e know-how necessari ad avviare un processo di riforma verso l’eGovernment; dinamismo e continua crescita dell’Iniziativa poiche’ grazie al know-how accumulato, le aree e le applicazioni da questo coperte, i partner internazionali, i paesi donatori e quelli beneficiari si allargheranno nel tempo, reagendo positivamente agli input derivanti dalla pratica.

Un’iniziativa progettuale cosi’ ampia ed in espansione richiede la mobilitazione di un ammontare di risorse idoneo a sostenerla.
Per questa ragione il Governo italiano ha provveduto a stabilire accordi finanziari con le principali organizzazioni internazionali, quali le Nazioni Unite, la Banca Mondiale, la Gateway Foundation, la Banca Inter-Americana per lo sviluppo, stanziando per l’Iniziativa 20 milioni di dollari americani per il 2002. Inoltre, per aumentare le disponibilita’ finanziarie, si sta attualmente lavorando per catalizzare forze e risorse da altri Governi G8, fondazioni, agenzie nazionali di cooperazione, settore privato ed organizzando e coordinando azioni ed iniziative satellite per i progetti anche collaborando con il settore non-profit.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>