(ANSA-BLOOMBERG) – ROMA, 16 DIC – Oracle, la societa’ statunitense che e’ terzo produttore mondiale nel comparto del software, ha archiviato un secondo trimestre fiscale positivo, con gli utili ed i ricavi sopra le attese. La comunicazione e’ avvenuta ieri a New York a borsa chiusa, ma nell’ after-hours il titolo e’ stato premiato, con una crescita del 3,4% a 13,13 dollari. I profitti sono cresciuti del 15% a 617 milioni di dollari, ossia 12 cents per azione, dai 535 mln (dieci cents) del pari periodo dell’ anno precedente. Le vendite da parte loro sono aumentate dell’ 8,2% a 2,5 miliardi di dollari. Il rialzo del fatturato e’ stato peraltro in buona parte trainato dalla debolezza del dollaro, come ha precisato il direttore finanziario del gruppo, Jeff Henley. Per quanto riguarda invece il trimestre in corso, che si chiudera’ a febbraio, la stima fatta da Oracle e’ di un utile per azione di undici-12 cents, in linea con le previsioni degli analisti. Per il trimestre appena chiusosi, invece, gli stessi analisti di Thomson Financial avevano stimato un utile per azione di undici cents e vendite per 2,41 mld di dollari, di conseguenza la trimestrale ha superato queste previsioni. Le nuove licenze di software nel trimestre sono salite del 12% a 855 milioni di dollari, anche in questo caso superando le previsioni fatte da alcuni analisti. Le vendite di software per database sono da parte loro aumentate dell’ 11% a 712 milioni di dollari, anche se in questo caso gli addetti ai lavori temono che Oracle possa sempre piu’ soffrire la concorrenza di altri gruppi, in particolare Microsoft. Oracle e’ in attesa di conoscere le valutazioni del dipartimento di Giustizia statunitense in relazione all’ offerta di acquisto ostile presentata su PeopleSoft, uno dei leader mondiali nel software per le aziende. La risposta e’ attesa per la prima meta’ del 2004, come ha precisato lo stesso Henley in una conference call.(ANSA).

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(ANSA-BLOOMBERG) – ROMA, 16 DIC – Oracle, la societa’ statunitense che e’ terzo produttore mondiale nel comparto del software, ha archiviato un secondo trimestre fiscale positivo, con gli utili ed i ricavi sopra le attese. La comunicazione e’ avvenuta ieri a New York a borsa chiusa, ma nell’ after-hours il titolo e’ stato premiato, con una crescita del 3,4% a 13,13 dollari. I profitti sono cresciuti del 15% a 617 milioni di dollari, ossia 12 cents per azione, dai 535 mln (dieci cents) del pari periodo dell’ anno precedente. Le vendite da parte loro sono aumentate dell’ 8,2% a 2,5 miliardi di dollari. Il rialzo del fatturato e’ stato peraltro in buona parte trainato dalla debolezza del dollaro, come ha precisato il direttore finanziario del gruppo, Jeff Henley. Per quanto riguarda invece il trimestre in corso, che si chiudera’ a febbraio, la stima fatta da Oracle e’ di un utile per azione di undici-12 cents, in linea con le previsioni degli analisti. Per il trimestre appena chiusosi, invece, gli stessi analisti di Thomson Financial avevano stimato un utile per azione di undici cents e vendite per 2,41 mld di dollari, di conseguenza la trimestrale ha superato queste previsioni. Le nuove licenze di software nel trimestre sono salite del 12% a 855 milioni di dollari, anche in questo caso superando le previsioni fatte da alcuni analisti. Le vendite di software per database sono da parte loro aumentate dell’ 11% a 712 milioni di dollari, anche se in questo caso gli addetti ai lavori temono che Oracle possa sempre piu’ soffrire la concorrenza di altri gruppi, in particolare Microsoft. Oracle e’ in attesa di conoscere le valutazioni del dipartimento di Giustizia statunitense in relazione all’ offerta di acquisto ostile presentata su PeopleSoft, uno dei leader mondiali nel software per le aziende. La risposta e’ attesa per la prima meta’ del 2004, come ha precisato lo stesso Henley in una conference call.(ANSA).

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