UE: TELEFONINI E INTERNET, PROCEDURA CONTRO NOVE STATI
(ANSA) – BRUXELLES, 5 DIC – La Commissione europea ha intrapreso misure di infrazione contro nove stati membri per il ritardo nella trasposizione delle norme comunitarie sulla tutela della privacy nei servizi elettronici all’interno delle legislazioni nazionali. I governi di Germania, Belgio, Francia, Grecia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Finlandia e Svezia sono stati raggiunti da lettere di ingiunzione che costituiscono il primo provvedimento della procedura di infrazione intrapreso dall’esecutivo e europeo. Il Consiglio europeo aveva adottato le nuove norme sulla tutela della privacy nel giugno 2002, stabilendo che entro il 31 ottobre 2003, tutti gli stati membri avrebbero dovuto adattare le legislazioni nazionali alle nuove direttive Ue. Al termine del periodo concesso, solo sei paesi, tra cui l’Italia, avevano preso misure adeguate per modificare il regolamento nazionale. Le nuove regole hanno l’obiettivo tutelare i dati personali trasmessi attraverso i servizi elettronici, compresi la telefonia e mobile e soprattutto internet. Il regolamento vieta, in tutto il territorio dell’Unione, l’invio di posta elettronica, le e-mail spazzatura (spam), non sollecitate ed inoltre stabilisce le condizioni secondo cui e’ possibile utilizzare i dati personali per l’invio di messaggi ai telefonini cellulari ed ai portatili. ”Le direttive sulla tutela della privacy e le comunicazioni elettroniche – ha commentato Erkii Liikanen, commissario europeo per l’impresa – sono una componente essenziale del nuovo quadro regolamentare delle comunicazioni elettroniche. E’ urgente – ha proseguito – che gli stati membri adottino un approccio legislativo coerente per il controllo della posta elettronica non richiesta (spam),l’utilizzo dei dati di localizzazione e i termini di connessione (cookies)”.(ANSA).
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