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Discografici Italiani Si Preparano A Condurre Azioni Penali E Civili Contro Gli Utenti Internet Che Condividono Musica

19 Gennaio 2004 Commenta

Roma – I discografici italiani si preparano a condurre azioni penali ecivili contro gli utenti Internet che condividono brani musicali in rete,attraverso sistemi come il peer-to-peer, sull’esempio di quanto gia’ staavvenendo da alcuni mesi negli Usa. “Nei prossimi mesi i pirati musicali sidevono aspettare le nostre denunce, colpiremo direttamente con azioni penalie civili coloro che condividono file in rete, utenti del peer-to-peerillegale. La nuova legge sul diritto d’autore punisce con il carcere o conuna multa, secondo le circostanze, la riproduzione illegale di branimusicali, anche quelli scaricati dalla Rete od ottenuti dalla rete grazie alp2p, cioe’ lo scambio di file dall’hard disk di utente all’altro, sistema sucui si basano i siti come Kazaa. Le leggi ci sono, a questo punto si trattadi applicarle.” Lo ha detto a Reuters Enzo Mazza, Direttore Generale dellaFederazione dell’industria musicale italiana (www.fimi.it): “Ci sono unaserie di opzioni che verranno utilizzate prevalentemente denunceremo i casialle autorita’. Abbiamo gia’ denunciato grandi uploader”, ha aggiunto ilvicepresidente della FIMI, “scaricare qualche brano e’ una cosa, madistribuire grandi quantita’ di file musicali e’ un’altra cosa. Noi noninvieremo email intimidatorie – ha concluso Mazza – E’ inutile faremonitoraggio, gia’ segnaliamo agli Internet service provider i siti cheviolano le norme”.

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