RAI: DIGITALE; BONATESTA,OK MA NODO E’ IDENTITA’ TV PUBBLICA
(ANSA) – ROMA, 3 GEN – Bene il digitale terrestre ”ma il nodo e’ l’identita’ del servizio pubblico”. Saluta cosi’ l’avvio dei nuovi canali digitali il componente di An in commissione di Vigilanza Rai Michele Bonatesta che aggiunge: ”Se la Rai si ostina pervicacemente ad ammorbarci con i reality trash, allora non ci siamo: vogliamo meno ‘Isole dei famosi’ e piu’ Piero Angela”. Per Bonatesta, ”per evitare che il cinquantesimo compleanno della Rai finisca per essere un mero momento autocelebrativo senza costrutto, occorre far si’ che tale significativa ricorrenza costituisca l’occasione per interrogarsi e riflettere non solo sulle possibilita’ offerte dalle nuove tecnologie, ma anche e soprattutto sulla natura e sulla missione del servizio pubblico nel panorama televisivo attuale, sulla funzione e sull’identita’ della tv di proprieta’ di tutti gli italiani nel rapporto con quella privata e commerciale”. L’offerta della televisione italiana, sostiene l’esponente di An, ”si caratterizza per l’omologazione e per l’appiattimento: sembra quasi che Rai e Mediaset, per stare ai due principali soggetti in campo, abbiano una sorta di palinsesto unico”. Il fatto e’, sottolinea Bonatesta, che ”la Rai, sempre piu’ spesso e sempre piu’ volentieri, propone gli stessi programmi, lo stesso linguaggio e gli stessi contenuti della tv commerciale, inseguendo quest’ultima sul suo terreno, che e’ quello della ricerca dell’audience costi quel che costi”. Con il risultato che ”non pochi tele-contribuenti sono legittimati a chiedersi per quale ragione debbano sborsare dei quattrini per vedere sulla Rai quelle trasmissioni che sulla tv privata vedono gratis”.(ANSA).
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