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Sequestrato NewMeet.com, Tre Arresti: Prima Indagine Investigativa Su Associazione A Delinquere Per Prostituzione On Line

12 Gennaio 2004 Commenta

MILANO. La Polizia Postale e delle Comunicazioni della Lombardia haarrestato tre persone con l’accusa di aver costituito un’associazione adelinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, anche dipersone minorenni, perpetrata tramite la rete Internet. L’operazione haportato al sequestro dei conti correnti utilizzati per l’attivita’ illecitae all’oscuramento del sito internet www.newmeet.com.L’indagine e’ stata avviata in seguito all’individuazione di un sito Web checonsentiva di offrire un servizio live a pagamento di video-chat, e di farguadagnare agli “intrattenitori” cospicue somme di denaro esibendosi inrete.Attraverso accurate indagini di tipo informatico ed a carattere bancario gliinvestigatori sono riusciti a scoprire che il servizio di video-conferenzaon-line con gli altri utenti, fruibile tramite pagamento con carta dicredito o scaricando un programma dialer, era gestito da una vera e propriaorganizzazione criminale che si occupava di gestire direttamente il sito, diincassare le somme illecite percepite e di pagare materialmente leintrattenitrici.L’operazione e’ stata denominata “Bocciolo di Rosa” per il coinvolgimento diminorenni, individuate grazie alla consulenza tecnica di un medico legale.In particolare si trattava di esibizioni sessuali on line e videoconferenzeerotiche dalla Romania, le cui protagoniste erano almeno quattro ragazzeminori di 16 anni.I tre presunti responsabili sono quarantenni incensurati e con famigliaresidenti a Torino, Borgomanero e Novara.Si tratta della prima attivita’ investigativa svoltasi in Italia cheindividua un’associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dellaprostituzione di persone maggiorenni e di minori tramite Internet.Bel colpo della Polizia Postale e delle Comunicazioni che attraverso unaapprofondita indagine non solo di carattere informatico e’ riuscita ascovare una temibile organizzazione criminale.Come e’ noto l’indagine di polizia giudiziaria puo’ essere definitainformatica in due casi: 1) quando e’ tesa all’identificazione dell’autoredi crimini informatici, intendendosi con tale accezione, principalmente,quei crimini previsti ed introdotti nel nostro ordinamento dalla legge547/93; 2) quando si utilizzano tecnologie informatiche e telematiche nellosvolgimento delle investigazioni su reati comuni, gia’ esistenti prima dellarete Internet e dell’avvento della cosi’ detta Societa’ dell’informazione.Nei casi previsti al numero uno si puo’ parlare di indagine informaticapropria, in quelli che invece ricadono sotto le previsioni del numero due diindagine informatica impropria, o, piu’ precisamente, di indagine perrisolvere la quale, oltre alle altre, si ricorre anche alle metodologie edalle tecnologie dell’indagine informatica.Quest’ultima e’ sicuramente l’ipotesi di indagine che ricorre nel caso dispecie contraddistinta da una sapiente ricostruzione dei movimenti dei variindagati.Si ricorda a tal proposito che proprio recentemente e’ stato approvato undisegno di legge “in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale deibambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”. Il provvedimentodelinea una decisa strategia di contrasto al complesso fenomeno delladiffusione della pornografia infantile e del coinvolgimento di minori nelmercato ad essa connesso. Due sono i motivi fondamentali che hanno indottoil Governo ad approvare questo delicato provvedimento e cioe’: integrarel’ordinamento penale vigente, che gia’ dal 1996 era stato dotato distrumenti di lotta al fenomeno (negli anni rivelatisi comunque insufficientia stroncarlo, anche a causa della crescente diffusione della Rete Internet)nonche’ individuare misure di lotta alla pornografia minorile diffusa inrete.

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