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ST Microelectronics Sposta Alcuni Progetti A Singapore, Etna Valley In Crisi?

29 Gennaio 2004 Commenta

Catania – La decisione della STmicroelectronics di di trasferire leattivita’ di una famiglia di prodotti da Catania a Singapore ha in un solcolpo mandato a casa 60 dipendenti. Decisione aziendalmente ineccepibile mache la dice lunga su quanto sia delicato basare le sorti dello sviluppo diun territorio su una singola realta’ industriale. l’Etna Valley, mirabileutopia dell’industria HiTech siciliana basata sul colosso multinazionaleSTmicroelectronics, e’ quindi gia’ in crisi prima che il distretto vedaluce? Proprio in questi giorni, tra l’altro, il Club dei Distretti (vera epropria autorita’ in questo settore) ha identificato la STm come aziendaleader, fondatrice dell’Etna Valley, definendo l’area quale “polotecnologico” in via di riconoscimento come Distretto Industriale a se’stante. Le sorti del costituendo distretto sembrerebbero quindi una direttaconseguenza dell’andamento e delle scelte della multinazionale senza poteressere in qualche modo collegate con le scelte delle aziende autoctone chepure ci sono, sono apprezzabilmente attrezzate e combattive, ma scompaionodi fronte al gigante della Microelettronica. “Basare un Distrettosull’indotto di una sola industria, seppur enorme quale la STm, e’ sempre unarma a doppio taglio” afferma Carmelo Cutuli Direttore del Dipartimento diComunicazione Interattiva e Nuove Tecnologie dell’Informazione dell’ISSRF ecuratore del portale www.etnavalleyblog.it, “da un paio d’anni stiamolavorando per consorziare le aziende HiTech del comprensorio etneo pertrasformare il Polo in un vero sistema … un distretto reale in cui leaziende presenti facciano rete fra loro, devo purtroppo constatare pero’ chele aziende rispondono poco e male perche’ non hanno molta fiducia nellastrada consortile mentre rispondono meglio alla promessa di finanziamenticomunitari, quelli che in larga parte hanno contribuito alla sceltalocalizzativa della STm a Catania”. Cutuli, da profondo conoscitore estudioso dell’Etna Valley, ha recentemente rilasciato un’intervista alquotidiano spagnolo LA VANGUARDIA dove ha espresso i suoi timori sulle sortidel Polo “E’ meglio un Distretto de facto che un distretto de jure …purtroppo pero’ a quanto pare ne siamo ben lontani e sono molti qui asperare che l’indotto della STm duri per sempre a dispetto delle congiunturemondiali solo e soltanto perche’ Pistorio che ne e’ Presidente e’ unsiciliano. Sarebbe davvero quindi il caso che si accelerassero i processi disviluppo territoriale per far davvero sinergia sul territorio anziche’appendere le sorti dell’Etna Valley ad una singola opportunita'”

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