(ANSA) – ROMA, 19 GEN – ”Per risolvere la questione delle antenne di telefonia mobile occorre passare dalla fase della protesta e della demagogia a quella della concertazione”: lo ha affermato Daniele Damele, esperto di campi elettromagnetici del Cer&S, al convegno tenutosi a Trieste dal titolo ‘Antenne ed Elettromagnetismo: quali pericoli per la salute dei cittadini?’. Gli umts sono gli impianti ”meno inquinanti – sottolinea Damele – ed il loro insediamento e’ favorito da una norma regionale prevista dalla legge 13 del 2002. Inoltre, la sicurezza dei cittadini e’ garantita dai pareri vincolanti sia dell’Arpa sia delle Aziende sanitarie, mentre il Codice delle comunicazioni elettroniche del 1 agosto 2003, prosegue Damele, contempla la tutela della salute pubblica e la conformita’ edilizio-urbanistica, favorendo un corretto insediamento in tutto il territorio da parte de gestori di telefonia mobile. Per Damele e’ percio’ ”necessario che, attraverso la concertazione, si porti avanti una politica ed un’amministrazione equilibrata senza spinte in avanti o chiusure preconcettuali”. Un ulteriore strumento per collaborare alla corretta gestione del fenomeno e’ individuato da Damele nel sito che la Fondazione Ugo Bordoni ha allestito (www.monitoraggio.fub.it),dove si possono verificare i dati in tempo reale derivanti dalle centraline di tutta Italia. (ANSA).

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