(ANSA) – VIENNA, 23 GEN – L’uscita di Telecom Italia (Ti) daTelekom Austria (Ta), andata in porto mercoledi’ scorso, e’ ”una pietra miliare per il gruppo”: lo ha dichiarato ildirettore generale di Ta, Heinz Sundt, al quotidiano di Vienna’Die Presse’ di oggi. Nessuna delle due parti e’ ”scontenta” sul fatto che lacooperazione con gli italiani sia arrivata alla fine dopo cinqueanni, ha detto Sundt a ‘Die Presse’. Un partenariato strategico e’ ”un compito difficile”, ha aggiunto, affermando di essersisempre impegnato ”a equilibrare le tendenze differenti”. Dopo la cessione del pacchetto del 14,78% di azioni Ta ancorain possesso di Ti, venduto a 10,55 euro per azione a investitoriistituzionali con un risultato totale di 780 milioni di euro, leazioni di Ta sono salite ieri al record storico di 11,46 euro, con un aumento del 7% sul giorno precedente. Nel 1998 Telecom Italia aveva acquistato un pacchetto diminoranza del 25% piu’ un azione di Telekom Austria per 3.800miliardi di lire (1,96 miliardi di euro), pari a 15,8 euro perazione. Nel novembre del 2000, quando Ta fu ammessa alla borsa di Vienna con un prezzo iniziale di 9 euro, la partecipazione fuaumentata gratuitamente al 29,8%, in base ad accordi presi inprecedenza per il caso che il piazzamento in borsa fosse avvenuto a prezzi inferiori del 25% da quello pagato dagli italiani. Due anni dopo, Telecom Italia ha venduto il primo 15% del suo pacchetto per 7,45 euro per azione, ottenendo in cambio un totale di 558,75 di euro.(ANSA).

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